venerdì 5 settembre 2014

La fiammata del drago


Darghi ha parlato e i mercati hanno apprezzato.

"In un tentativo radicale di svalutare l'euro, la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di gran lunga sotto lo zero, e ha promesso un blitz di acquisti di obbligazioni private per portare l'eurozona fuori dalla crisi, ma per evitare il conflitto con Germanianon è arrivata a un vero e proprio quantitative easing.

I mercati azionari sono saliti in tutta l'Europa meridionale, con l'indice MIB Italiano salito del 2.8pc e l'IBEX spagnolo del 2pc. I rendimenti dei titoli spagnoli a 10 anni sono scesi ai minimi storici del 2.15pc, con gli euforici investitori che si sono buttati a comprare il debito della periferia UEM.

La BCE ha tagliato il tasso sui depositi a -0.2pc in un tentativo appena dissimulato di forzare un deprezzamento dell'euro, con la moneta crollata ai minimi da 14 mesi a questa parte, a $ 1,30 nei confronti del dollaro."

(vocidallestero.blogspot.it)

Draghi sembra aver compreso meglio di altri che il problema (ormai da molti decenni) è il crollo della domanda interna, cioè la scomparsa progressiva della classe media un po' in tutto il mondo. Quindi anche in Europa. Per questo ha deciso di promuovere il nuovo stimolo monetario chiamato Tltro (Target Longer Term Refinancing Operation), che sarà orientato all'economia privata e non più all'acquisto di titoli di Stato. Che peraltro oggi non sembrano avere più grossi problemi di collocamento vista la caduta dello spread.

Caduta che è tutta merito di Draghi, perché se si guarda ai numeri delle varie economie dei Piigs non sembrano realisticamente riflettere il tasso di sconto irrealistico dei rispettivi bond. 
Se il taglio ulteriore sotto zero dei depositi bancari della Bce non sembra fare la differenza, infatti le banche non hanno investito di più nell'economia reale da luglio ad oggi e la deflazione è continuata, il riversamento di nuovo denaro dal nulla con l'operazione Tltro forse smuoverà qualcosa.

"Gli istituti di credito che invece chiedono liquidità all’Eurotower per effettuare gli investimenti verranno incentivati con un tasso dello 0,30% (dallo 0,40%) sul breve termine e dello 0,05% (dallo 0,15%) sul medio-lungo termine.

Acquisto di ABS. La Banca Centrale Europea comprerà Asset Back Securities sul mercato. Questo incentiverà le banche ad effettuare prestiti verso imprese e famiglie, impacchettare i prestiti in uno strumento finanziario e ricevere dal mercato nuova liquidità da prestare ad altre imprese e famiglie. Se la BCE comprerà ABS, riuscirà a creare liquidità e fiducia verso questi strumenti, incentivando le banche a ricorrervi per usare un effetto leva e moltiplicare gli investimenti. Se le banche tramite i T-TLTRO verranno disincentivate ad effettuare prestiti per acquisto di immobili, la BCE farà marcia indietro in questo campo, poiché comprerà anche ABS immobiliari.

Acquisto di Covered Bond. Draghi ha annunciato che, nel mese di ottobre, verrà lanciato parallelamente all’acquisto di ABS, un programma analogo sui Covered Bond. Si tratta delleclassiche obbligazioni AAA garantite attraverso quote di capitale dell’istituto che le emette. Poichè con gli accordi Basilea III, IV e la nuova Direttiva CRD IV le banche devono tenere quote di capitale minimo nel loro stato patrimoniale, è evidente che i Covered Bond siano strumenti molto sicuri.

Aumento degli attivi nel bilancio della BCE. Sommando gli effetti delle misure annunciate a luglio ed a settembre, è lecito attendersi un aumento notevole degli attivi nel bilancio della BCE. Lo ha sottolineato lo stesso Presidente Draghi in conferenza stampa. Questo vuol dire unaumento consistente dell’offerta di euro sui mercati internazionali e la progressiva svalutazione della moneta rispetto al dollaro."

(www.rivistaeuropae.eu)

Il problema che non può risolvere Draghi è che sia i clienti delle banche che le banche stesse sono restii ad operare. Almeno nei paesi ridotti peggio come l'Italia. Infatti malgrado le discese dei tassi di sconto a livello europeo, in Italia questi non sono scesi molto e sono i più alti in Europa. Segno che le banche non ritengono questo il momento di rischiare. Inoltre sia imprese che famiglie sono restie a fare investimenti ed impegnarsi per il futuro. Perché le imprese non vedono redditività nel loro ambito e le famiglie vedono calare i redditi.

Quindi la scommessa di Draghi è frenata dalla situazione bloccata dell'economia e del credito. La sua scommessa prevede che da un lato incentivando i consumi interni con credito a tassi agevolati, e dall'altra la svalutazione dell'euro, creino un circolo virtuoso tale da far ripartire l'economia nelle nazioni europee più sfasciate.

Se funzionerà dipenderà assolutamente dai volumi di fuoco di questo nuovo bazooka. Dovrà essere un volume tale da far scomparire le paure, la mancanza di fiducia ed il pessimismo degli operatori. Se non sarà sufficiente il piano fallirà.

Ma c'è un'altra considerazione da fare su queste operazioni progettate da Draghi. Una considerazione più maliziosa. Come del resto era inevitabile, questa operazione si rivolge alle banche europee. Secondo le parole di un economista intervistato su Rai News le operazioni di acquisto di Abs servirà soprattutto a rimettere in sicurezza le banche tedesche. Infatti secondo l'economista, dopo l'orgia di credito partita dalla Germania verso i Piigs dove per esempio ha creato le bolle immobiliari di Irlanda e Spagna e come insegna Bagnai è stata la vera causa della crisi europea, le banche tedesche hanno proseguito con l'emissione di credito facile fuori dall'Europa. 

E' quindi probabile che con gli alti e bassi dei paesi emergenti, le banche tedesche siano andate lunghe anche negli investimenti fuori dall'Europa. L'acquisto quindi di titoli cartolarizzati Abs non conterrà solo crediti europei più o meno sani, ma anche crediti extraeuropei. Ancora una volta Draghi ha prodotto un'operazione double-face, che sembra da un lato promuovere la crescita ma dall'altro potrebbe essere stata studiata per salvare le banche. Le banche sono aziende, forse un pochino più privilegiate delle altre, visto che hanno la protezione di una banca centrale, ma risentono della crisi esattamente come le altre. Pertanto è logico aspettarsi che sia in difficoltà di questi tempi, anche quelle dei paesi più solidi. 

Tra l'altro non va dimenticato che sugli istituti di credito tedeschi pende la spada di Damocle dell'enorme mole di derivati che gli "idioti di Dusseldolf" acquistarono in America. Il sistema bancario europeo probabilmente è molto più precario di quel che traspare dai media.
Draghi potrebbe essere altrettanto preoccupato della situazione delle banche, quanto dichiara di esserlo per la deflazione. Ma non può sicuramente manifestare questa preoccupazione perché creerebbe una pericolosa situazione di panico e fuga di capitali che manderebbe a gambe all'aria tutto il sistema europeo.

Auguriamoci che le mosse di Draghi smuovano qualcosa. Perché in Europa è l'unico finora che è riuscito a tamponare in parte la crisi e salvare l'euro. Le varie riforme fatte o non fatte in Europa non servite a nulla o quasi. Anzi, la continua precarizzazione del lavoro unito ai tagli dell'austerità fanno sempre più precipitare la situazione.

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