lunedì 29 settembre 2014

Sull'articolo 18 vincerà Renzi



"Dopo 20 anni di Berlusconi
che sono stati l'ultima occasione PERDUTA dell'Italia per evolvere ed adattarsi al nuovo contesto, per non cadere definitivamente in declino e man mano scivolare nel 3° Mondo
(oggi stiamo pagando il CARO Prezzo
di questa occasione perduta e di questo lungo tempo perduto
perché il timing conta...eccome se conta!
Ed oggi abbiamo ORMAI superato il punto di non ritorno.
E comunque non era nemmeno una vera occasione ma solo FUFFA...)
ECCO che gli Italiani (non sazi...) si buttano nelle braccia di Renzi
ovvero dell'evoluzione 2.0 di Berlusconi...
INCORREGGIBILI...
RECIDIVI in climax peggiorativo...

Ecco perché questa ItaGlia non ha VERAMENTE speranza"

(www.ilgrandebluff.info)

Per i motivi elencati da Bassi sull'articolo 18 vincerà Renzi, la minoranza Pd non rappresenta più nemmeno se stessa. I sindacati non hanno più il potere che detenevano anche solo negli '80 quando ha cominciato a raggiungerci l'edonismo reaganiano che ha spianato l'epoca delle ideologie.

Voglio vedere se la minoranza del Pd avrà il coraggio di una scissione, che la porterebbe a creare l'ennesimo partito di sinistra, l'ennesima rifondazione del 5% a scendere. Non gli conviene, perché sono vecchi arnesi che Renzi ha rottamato irreversibilmente. Non hanno più speranza di ricostruire il vecchio Ds/Pds.

Il Pd, ma in generale i partiti di sinistra, arriva alle svolte culturali con circa trent'anni di ritardo. Quando Berlusconi introdusse in Italia il suo stile, aveva copiato quello dei repubblicani americani post-Reagan con "soli" dieci anni di ritardo. Il Berlusconi del 1994 era già fuori tempo. All'epoca nasceva la società interconnessa e Berlusconi pensava ancora alla Tv, alle "veline" su pattini a rotelle ed ai "drive in". Un mondo "america anni '60-'70" già finito trent'anni fa.

Ma vedere oggi Renzi che ripete temi populistici dell'epoca berlusconiana, mi fa cadere le braccia e anche altro. Ancora le stesse cose dette da Berlusconi nel '94: non per niente quest'ultimo è felicissimo di votare con il Pd. Lo ha detto chiaro e tondo: come possiamo votargli contro, sono le stesse cose che volevo fare io dall'inizio della carriera politica...

Certo ora anche per i piddini questo modo di far politica è ritenuto "moderno", anche se in realtà è un modernariato già da buttare. E soprattutto uno come Renzi che li fa finalmente vincere, non lo mollano di sicuro. Piuttosto rottamano definitivamente i Bersani e i D'Alema. E quindi rottamano giulivi anche l'articolo 18 assieme a tutti i ricordi anni '70 in soffitta.

E il "nuovo che avanza" non da alcuna speranza, è sempre peggio.

"Tutti contro Della Valle. I grandi giornali bocciano la discesa in campo di Mr Tod’s
Le indiscrezioni sulla "squadra di governo" alternativa a quella di Matteo Renzi, che l'imprenditore marchigiano starebbe preparando, provocano una levata di scudi da parte dei maggiori quotidiani.
...
una “squadra di governo” alternativa a quella di Matteo Renzi, composta da manager e guidata (ammesso che accetti) dal governatore di BankitaliaIgnazio Visco"

(www.ilfattoquotidiano.it)

L'ennesimo imprenditore (forse anche bravo nel suo campo) che pensa di gestire lo Stato come un'azienda. Come se le due entità fossero la stessa cosa. E' sempre la solita solfa di trent'anni fa che ha già dimostrato di non funzionare. Proprio perché nel gestire uno Stato non si deve ragionare allo stesso modo di un imprenditore. Gli statisti non devono guardare a ciò che è profittevole, ma ciò che è utile, anche quando implica spese senza ritorno.

Spero che Della Valle non voglia fare sul serio, non voglia emulare Berlusconi vent'anni dopo. Un'altra discesa in campo, un'altro partito personale, un'altra tornata di politici provenienti dalle aziende famigliari ecc.
Non se ne può più. Non ci sono più idee, si pensa solo di sostituire un ceto politico/imprenditoriale con un'altro, ma il programma è lo stesso vuoto a perdere di sempre. Come la fuffa renziana è la stessa, appena un po' riverniciata, di quella di Berlusconi.

La mia impressione è che ci aspetti un periodo in cui politica, economia e crisi gireranno a vuoto, senza costrutto. Dove le riforme fatte o non fatte non produrranno nulla, o al massimo più danni ancora. Fino al prevedibile futuro cedimento strutturale del paese, che spazzerà via tutto. Una specie di "mani pulite", che sarà più che altro un "tabula rasa", che provocherà forti sconvolgimenti sociali e politici in Italia, ma anche in altri paesi europei.

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