mercoledì 3 settembre 2014

Mogherini all'assalto


La parola guerra compare sempre più spesso nei titoli delle notizie. Echi di guerre arrivano un po' ovunque, dai confini dell'Europa, dall'Europa stessa. Non basta il Medio Oriente in fiamme, ora si vuole una guerra vera anche nel cuore d'Europa. Il tanto strillare degli oligarchi ucraini, dal loro capo Porocenko fino all'ultimo naziskin di piazza Maiden, ha finalmente ottenuto qualche risultato. Naturalmente un pessimo risultato. Del resto gli Usa avevano una paura folle che l'iniziativa di pace tedesca (per una volta la Merkel combina qualcosa di buono, seppur per interessi economici) andasse in porto.

Ma Porocenko sta perdendo la guerra nel Donbass, e rischia di trovarsi i ribelli filo russi alle porte di Kiev entro un mese. E quindi è necessario che l'occidente, cioè gli Usa, faccia la voce grossa:

"Quattromila uomini, in grado di essere dispiegati sul terreno con un preavviso di 48 ore, sostenuti da logistica ed equipaggiamento preposizionati nei Paesi dell’est europeo vicini alla Russia. A due giorni dal vertice della Nato in Galles che sarà dominato dalla crisi ucraina e che darà il via libera alla nuova forza di reazione annunciata dal numero uno dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, emergono i dettagli sul Piano di intervento rapido annunciato lunedì dal segretario generale dell’Alleanza contro le mosse aggressive della Russia in Ucraina. L’obiettivo, scrive il New York Times, è di rendere l’impegno della Nato alla difesa collettiva “più credibile e di rafforzare la sua deterrenza”. La risposta del Patto Atlantico alla partecipazione di soldati russi alla guerra nell’est Ucraina passa anche per le manovre al confine: centinaia di soldati di nove Paesi della Nato (tra cui l’Italia), con il supporto di blindati e aerei, partecipano da oggi a lunedì 8 settembre ad esercitazioni militari coordinate dall’Alleanza sul fronte orientale. DenominataSteadfast Javelin II, l’esercitazione è cominciata il 25 agosto e viene messa in atto per rassicurare i paesi dell’Europa orientale. Alle manovre – sul territorio di cinque Paesi (Germania, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) – partecipano, oltre all’Italia (che schiera, secondo alcune fonti, 95 paracadutisti), Bulgaria, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia, Regno Unito e Stati Uniti. Coinvolti anche due Paesi della Partnership for peace, Bosnia Erzegovina e Serbia."
(www.ilfattoquotidiano.it)

E relative contro minacce della Russia:

"La Russia adotterà una nuova dottrina militare rafforzata
...
Il vicesegretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo Mikhail Popov ha affermato che il nuovo piano di difesa Nato è "la prova del desiderio dei leader degli Stati uniti e della Nato di continuare la loro politica di aggravamento delle tensioni con la Russia.

Popov ha inoltre aggiunto che la Dottrina militare russa 2010, un documento che permette l'utilizzo di armi nucleari in caso di grave pericolo per la sicurezza nazionale russa, verrà maggiormente focalizzato sulla competizione con la Nato e sul suo nuovo sistema di difesa missilistico.

"Io non ho dubbi che la questione dell'avvicinamento delle infrastrutture militari dei membri della Nato ai nostri confini, compresa un'espansione del blocco, rimarrà una delle minacce militari straniere alla Russia.

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, in un altro commento, ha detto che le forze armate russe verranno rafforzate con il dispiegamento di 230 nuovi elicotteri militari e aerei da guerra entro la fine dell'anno."

(www.wallstreetitalia.com)

Non facciamoci mancare niente. Neppure una guerricciola con la Russia...

E la signora Mogherini appena nominata "ministra degli esteri dell'Europa" non perde tempo per deluderci, proferendo con poche e concise frasi, un mare di stupidaggini molto pericolose.

"Lady Pesc ha esordito nel seguente modo:
“Putin non ha mai rispettato gli impegni presi“

Questo ieri.

La nostra Lady Pesc fa il suo esordio con una dichiarazione degna di un tweet da perfetta bimbaminkia ( o da Cazzaro presidente del consiglio)

Un bel insulto gratuito ad un capo di Stato straniero, che peraltro comanda direttamente aziende pubbliche le quali fanno fior di affari e investimenti in Italia (mai sentito parlare di Gazprom e Lukoil?)

Oggi siccome sia chiaro a tutti i suoi colleghi, che LEI è donna di polso, mica deboluccia coi Russi:
“Non esiste più un partenariato strategico, per scelta di Mosca”. “In futuro – ha aggiunto – è chiaro che sarebbe nel nostro interesse cercare le condizioni” per ricreare il partenariato, ma “non è la situazione attuale per scelta di Mosca”.

Bene, ottimo e abbondante.

In nome di chi parla costei?"

Ma come crede di raggiungere la crescita dell'1% il governo Renzi, se poi con cialtronate di questo tipo si affossa l'export verso uno dei pochi paesi che ancora ha una buona richiesta dei nostri prodotti?
Come può dire la Mogherini che non esiste un parternariato strategico con la Russia visto che siamo dipendenti dal suo gas. Spero siano solo parole al vento per compiacere gli Usa e per dimostrare di fare bene il compitino, perché se veramente questi pazzi ci stanno conducendo ad una guerra fredda o calda con la Russia, porterebbero la nostra nazione già disastrata in condizioni ancora più inimmaginabili.

Ma forse in certi ambienti, è proprio ciò che si vuole. Ormai è assodato che non si riuscirà più a risollevare l'economia internazionale. L'unico modo di uscire dall'impasse per certe teste d'uovo, è azzerare tutto con una guerra mondiale.

"Il Miliardario Kyle Bass, gestore di hedge fund scrive:

Trilioni di dollari di debiti saranno ristrutturati e ci saranno milioni di prudenti risparmiatori che perderanno un'alta percentuale del loro potere d'acquisto reale, proprio nel momento sbagliato della loro vita. Ancora una volta, il mondo non finirà, ma il tessuto sociale di nazioni dissolute sarà allentato e in certi casi strappato. Purtroppo, guardando indietro nella storia economica, vediamo che troppo spesso la guerra è la manifestazione di una semplice entropia economica spinta fino alla sua logica tragica conclusione. Per questo motivo crediamo che una guerra sia la conseguenza inevitabile della attuale situazione economica mondiale
...
L'economista e gestore di investimenti Marc Faber dice che il governo Americano comincerà ancora altre guerre in risposta alla crisi economica:
“La prossima cosa che farà il governo, per distrarre l'attenzione della gente dalle disastrose condizioni economiche, sarà cominciare un'altra guerra da qualche altra parte.”
“Se l'economia globale non si riprende, di solito i popoli entrano in guerra.”

Martin Armstrong – che ha maneggiato fondi di investimenti sovrani per multi-miliardi di dollari – ha scritto:

Il nostro problema più grave è che la burocrazia vuole una guerra. In questo modo tutti si distrarranno dal lavoro fatto dalla NSA e sembrerà che quanto è stato fatto abbia una sua giustificazione. Hanno bisogno di una distrazione per nascondere il declino economico che sta arrivando.
...
Che cosa sta causando lo slittamento verso la guerra? Qui di seguito parliamo di diversi motivi.

Inizialmente, che ci si creda a o no, uno dei motivi è che molti economisti influenti e molti pensatori- opinionisti sono della stupida opinione che la guerra sia una cosa buona per l'economia.

Perciò, molti sono apertamente e molti subdolamente a favore della guerra.

I Nuovi arrivati fanno “Prudere le Dita” agli Imperi Decadenti

Gli storici dicono che gli imperi in declino tendono ad attaccare i loro nuovi rivali ... quindi il rischio di una nuova guerra mondiale è in aumento perché gli Stati Uniti si sentono minacciati dal nascente Impero Cinese."

(www.comedonchisciotte.org)

Nessun commento:

Posta un commento