lunedì 1 dicembre 2014

Crescite inventate, occupazione immaginaria


La crescita Usa attesa superiore al 4%, è confermata da alcuni fatti inconfutabili:

1) la stangata elettorale di medio termine che ha punito Obama. Evidentemente gli americani sono soddisfatti di come è stato gestito il paese e della loro situazione economica;
2) la classe media americana ha ridotto i consumi, anche e soprattutto a Natale:

"Un vero disastro, che alimenta i timori sulla solidità dei consumi americani. I primi numeri relativi al primo fine settimana della stagione natalizia Usa non sono affatto confortanti.
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nel weekend di quattro giorni che è iniziato il giorno del Thanksgiving - e che dunque include il Black Friday, il venerdì successivo alla Festa del Ringraziamento che sigla l'inizio della stagione di shopping natalizio - gli americani che si sono puntualmente catapultati nei negozi hanno speso $50,9 miliardi, in calo -11,3% rispetto alle stime dell'anno scorso, pari a $57,4 miliardi.
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La spesa media per consumatore è stata di $380,95, -6,4% rispetto ai 407,02 dello scorso anno. Online, la spesa media è stata di $159,55, -10,2% contro i $177,67 dello stesso periodo del 2013."

(www.wallstreetitalia.com)

Sono tutti fatti che confermano la stupefacente crescita Usa. Che magari è anche tutta vera: crescono i fatturati delle multinazionali. Decrescono però i guadagni dei lavoratori, che alla festa del Pil non stanno partecipando.

Forse negli Usa non dovrebbero pensare di dare lezioni al nostro premier, visto la realtà dice cose diverse dalla statistica governativa. Chi dei due mente? Forse i lavoratori per fare un ulteriore dispetto ad Obama?

E comunque anche Renzi non scherza in contorsionismi contabili. Come per esempio nel considerare il dato della disoccupazione:

"Il tasso di disoccupazione a ottobre è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di un punto nei dodici mesi. Lo comunica l'Istat. Si tratta del massimo storico, il valore più alto sia dall'inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977, ben 37 anni fa.
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[attenzione... qui parte il gioco delle tre carte... carta vince, carta perde... puntate siori e siore.., ndr]

Renzi: "Aumenta la disoccupazione, ma è vero che ci sono più posti di lavoro"
"Il tasso della disoccupazione ci preoccupa - commenta da Catania il premier Matteo Renzi - ma se guardiamo i numeri il dato degli occupati sta crescendo. In Italia ci sono più persone che lavorano da quando abbiamo iniziato con questo governo. Ci sono più di 100 mila posti di lavoro in più, più lavoratori di poco rispetto ad un anno fa e i nuovi avviamenti a tempo indeterminato negli ultimi sei mesi stanno crescendo". Poi, il presidente del Consiglio analizza così l'aumento dei disoccupati in rapporto agli inattivi (chi non cerca lavoro). "Il numero dei disoccupati aumenta statisticamente, perché c'è tanta gente che di sta iscrivendo nelle liste di disoccupazione. E' un fatto positivo - conclude il premier - ma è vero che ci sono tante crisi aziendali aperte e noi cercheremo di risolverle".

Renzi: "Aumenta la disoccupazione, ma è vero che ci sono più posti di lavoro"
"Il tasso della disoccupazione ci preoccupa - commenta da Catania il premier Matteo Renzi - ma se
guardiamo i numeri il dato degli occupati sta crescendo. In Italia ci sono più persone che lavorano da quando abbiamo iniziato con questo governo. Ci sono più di 100 mila posti di lavoro in più, più lavoratori di poco rispetto ad un anno fa e i nuovi avviamenti a tempo indeterminato negli ultimi sei mesi stanno crescendo".

Poi, il presidente del Consiglio analizza così l'aumento dei disoccupati in rapporto agli inattivi (chi non cerca lavoro). "Il numero dei disoccupati aumenta statisticamente, perché c'è tanta gente che di sta iscrivendo nelle liste di disoccupazione. E' un fatto positivo - conclude il premier - ma è vero che ci sono tante crisi aziendali aperte e noi cercheremo di risolverle"."
(www.rainews.it)

Avete capito dove è finita la regina? Tornate dall'inizio e guardate la moviola rallentata...

Insomma, è tutta una presa in giro. Una truffa di dati falsi, o di dati veri interpretati truffaldinamente. A qualsiasi latitudine e longitudine ci si trovi del mondo capitalistico.


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