martedì 9 dicembre 2014

Se crolla la Grecia è giusto



Non è giusto per greci che non se lo meritano, ma è giusto che tutto finisca dove è cominciato. La Grecia è la nazione che nella crisi dell'eurozona sta avanti un anno rispetto al Portogallo, che è avanti un anno rispetto alla Spagna o all'Italia ecc. In realtà non credo che nemmeno l'Irlanda sia mai stata effettivamente salvata. E nemmeno Belgio ed Olanda stanno bene. E comunque dopo di noi la Francia farebbe un bel botto. E la Germania da sola nell'eurozona che senso avrebbe?

Ad ogni modo la Grecia è stato il primo esperimento tedesco volto a salvare una moneta nata morta. La vicenda dell'euro e dei Piigs richiama alla mente la storia di Frankestain. Un mostro creato mettendo assieme vari pezzi di carne morta, cadaverica. Alla prima scarica elettrica il mostro si è alzato e pareva una grande e meritoria opera. Ma poi si è dimostrato del tutto incapace di comportarsi da essere umano, anzi è diventato un esperimento pericoloso. Anche l'euro non ha dimostrato di sapersi comportare da moneta normale, anzi è diventata un'etità distruttiva dell'Europa. Ora si colgono i primi frutti amari in Grecia:

"Come accennato, la scelta del premier greco Antonis Samaras di anticipare a dicembre l'elezione del presidente della Repubblica, agita non poco i mercati: se nelle tre votazioni previste non arrivasse una maggioranza sufficiente, il Parlamento andrebbe sciolto. Ipotesi che rafforza la sinistra radicale di Alexis Tsipras, Syriza, ma spaventa gli investitori: la Borsa di Atene chiude con un crollo del 12,78%, la peggior seduta da oltre 27 anni"
(www.repubblica.it)

""Nelle prossime sei settimane la Grecia potrebbe essere più importante per i mercati globali rispetto a quanto lo siano stati Russia e Ucraina in tutto il 2014
...
"Una possibile vittoria alle elezioni di Siryza potrebbe costringere l'Europa a scegliere tra la prospettiva di una unione fiscale (svalutazione del debito per la Grecia) e la prima uscita di un paese dall'Eurozona".

La Grecia rischia di andare al voto già a gennaio e il fatto che attualmente i sondaggi diano in vantaggio la sinistra anti europeista di Syriza non pone a favore dell'euro e della stabilità della regione."

(www.wallstreetitalia.com)

Come scrive Rischio Calcolato, è finita la finzione dei "piani ben riusciti". La Troika, la Bce, la Ue e la Germania non hanno mai risolto la crisi in seno all'euro-zona. Hanno fatto un pasticcio dietro l'altro pur di salvare una moneta zombie.

"Si Sfracella la Borsa Greca Perchè…..Il Governo Getta la Spugna

In sostanza: fuga di capitali dalla piccola grecia pechè il governo ha deciso di anticipare le elezioni a presidente della repubblica, che sembrava una mossa strana, ma di fatto:

La Grecia Indice un Referendum Parlamentare sull’Europa e sulla Troika (non sull’Euro)

Sapete quale scherzetto ha fatto il governo?
Ha candidato un Ex-commissario europeo, peraltro pro-austerity a Presidente della Repubblica, ovvero Dimas Stravos:
...
Cioè il peggio del peggio assoluto, una scelta completamente contraria al comune sentire Greco.

Diciamo che a questo primo turno i 200 deputati necessari sono irraggiungibili.
Comunque ci saranno 3 Round per le elezioni del Presidente, poi se non fosse eletto il parlamento si scioglierebbe:

17-dicembre, necessari 200 voti
23-dicembre necessari 200 voti
27-dicembre necessari 180 voti

L’attuale maggioranza conta 154 deputati, ci sono 12 voti di deputati autonomi quasi certi per la maggioranza, altri 12 incerti. Dunque al limite si arriva a 178 salvo deputati dell’opposizione che cambiano idea all’ultimo (e argomenti per convincerli immagino ci siano)"

(www.rischiocalcolato.it)

E' probabile che la Grecia dia l'inizio di un effetto tappo di Champagne che esplode in cantina... rimbalza su un'altra bottiglia è boom, un'altro tappo e poi boom... a catena... boom Grecia... boom Portogallo... boom Italia... boom Spagna... boom Irlanda.... boom Belgio... Olanda... Finlandia ecc. Mettete i tappi nell'ordine che preferite, è una faccenda secondaria. L'ultima deflagrazione bella grossa sarà l'Unione Europea che dopo aver distrutto la sua costituzione fondativa, cioè l'euro, non esisterà più nemmeno politicamente.

Alla fine ci sarà un'enorme distruzione di ricchezze. Forse solo dopo il crollo totale i tedeschi faranno un bilancio dei pro e contro e finalmente si renderanno conto di quanto sono stati idioti nelle loro ripicche egoistiche e nelle loro fobie sull'inflazione. Ma ormai sarà tardi e bisognerà riprendere un cammino di decenni per ricostruire le relazioni europee.


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