sabato 18 maggio 2013

Che comiche in Italia



Che risate.
Berlusconi che dice:
"... L'imu è il nostro primo successo, già a giugno non dovremo più pagarla".
Lo dice Silvio Berlusconi commentando il decreto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri che rinvia il pagamento della rata di giugno della tassa sulla prima casa a settembre in attesa di una riforma complessiva della materia che il governo intende portare a termine entro agosto."

(www.repubblica.it)

Ma le elezioni non le aveva vinte il centro sinistra? Ah, ah, ah che comiche... In un paio di mesi sono stati ribaltati i risultati elettorali. Vince uno e governa l'altro. E nemmeno lo fa timidamente, di nascosto, ma anzi dando ordini come un generalissimo argentino. Videla risorto il giorno stesso.

E ridicolaggine nella ridicolaggine il Pd che si innervosisce e rivendica la rimozione dell'Imu. Più realisti del re. Anche a costo di contraddirsi. E' inutile sentire Crozza su La7. La realtà fa più ridere.

E poi troppo comica questa:

"Dopo otto anni e tre elezioni, la Cassazione boccia il Porcellum. La Suprema Corte ha chiamato in causa la Consulta sulla legittimità costituzionale della legge elettorale Calderoli istituita nel 2005
...
Le critiche di piazza Cavour riguardano soprattutto il premio di maggioranza al Senato, che pone “dubbi di legittimità costituzionale per la mancanza di una soglia minima di voti e/o seggi” e per “un meccanismo irrazionale che di fatto contraddice lo scopo che vuole perseguire”, ovvero assicurare la governabilità. “Il bonus diverso per ogni regione”, aggiunge la Cassazione, “porta a una sommatoria casuale dei premi regionali che finiscono per elidersi tra loro e possono addiritturarovesciare il risultato ottenuto dalle liste e coalizioni su base nazionale”.

La Cassazione avanza poi ”dubbi” di costituzionalità sul meccanismo delle cosiddette liste bloccate, sottolineando che, con tale legge, è in gioco la libertà del voto quando all’elettore viene sottratta la facoltà di poter scegliere l’eletto."

(www.ilfattoquotidiano.it)

Dopo tre elezioni ci accorgiamo di avere una legge elettorale illegale. Bellissima questa, spassosissima. Quindi le ultime tre legislature sono state illegali? Tre Parlamenti illegali? Quindi che facciamo, revochiamo le elezioni di febbraio? Almeno queste ultime, visto che ormai quel che è successo dal 2005 è successo...

Oppure potremmo annullare le elezioni del 2006 e ripeterle con le stesse coalizioni. Opps! peccato non esistano nemmeno più quei partiti...

Ma dico, ma in che razza di paese viviamo? Ma nel Pd, c'è qualcuno che abbia un'opinione in merito alla situazione kafkiana in cui si trova la nostra Repubblica? Ma nel Pd se ne sono accorti di avere un premier del loro partito? Ma poi chi era questo Kafchio... direbbe Aldo Baglio del trio comico.

Una grande democrazia, l'Italia proprio non è mai stata. Ma dalla fine del 2011 non esiste più nemmeno il  pudore di fingere. Si dimette un premier eletto incalzato dalla crisi, e senza porsi troppi problemi vanno a cercare un curatore fallimentare da mettere al governo al suo posto. Come si cerca un notaio, un professionista per svolgere una pratica incombente e difficile. Senza che sia stato eletto da nessuno. Lo hanno dovuto fare Senatore a vita per dargli una legittimazione, perché non era nemmeno in Parlamento. Nemmeno nelle vicinanze.

Ora quest'anno le elezioni ce le hanno finalmente concesse. Bontà loro, sono sovrani illuminati dopotutto.
E poi hanno fatto come volevano lo stesso, hanno rivotato il precedente Presidente per continuare il regime di Monti, con un nuovo Monti più giovane e simpatico. Grazie. Questo almeno ci diletta con le sue promesse impossibili. E nessuno si è accorto che Letta non esiste,  è un ologramma, anzi è solo un pupazzo sulle ginocchia del ventriloquo di Arcore.

Tutto va a carte quarantotto e non abbiamo più nulla. Non più una politica. Non più un soldo. Non più un paese. Ma almeno non ci manca l'allegria di questo teatro dell'assurdo.

Le comiche continuano. Ma fanno ridere sempre meno.

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