mercoledì 15 maggio 2013

Eliminare la democrazia senza eliminarla



E' in corso la trasformazione dell'Unione Europea in "Impero Europeo". E' in corso lo svuotamento della democrazia italiana, nell'ambito di questo piano, senza modificare nulla o quasi nulla delle nostre istituzioni. E' un compito improbo ma che si sta portando a termine piano piano.

"Hanno cominciato assumendo Monti. Con la complicità dell’ufficio di Presidenza hanno messo lì un liquidatore delle grandi banche d’affari. Poi hanno congelato gli uffici dove ancora fremevano impiegati troppo solerti, che volevano lavorare a tutti i costi e prendere iniziative personali. Hanno impedito loro l’ingresso nelle sale riunioni, chiamate pomposamente “commissioni”, raccontando che erano temporaneamente inagibili. Poi, visto che le sale riunioni erano appunto inagibili, hanno commissionato a una società esterna, la “Dieci Saggi & Co”, di decidere un nuovo piano di lavoro, saltando a piè pari tutti gli impiegati di primo livello. Poi ancora, siccome lo statuto prevedeva l’elezione di un nuovo amministratore delegato (e questo avrebbe potuto scombinare le carte), il Cda ha deliberato di lasciare al suo posto quello vecchio, perfino contro il contratto collettivo, che non si sa mai uno nuovo cosa avrebbe potuto combinare. Infine, hanno incaricato una nuova società di consulenza esterna, la “Convenzione per le Riforme Inc”, di riscrivere un nuovo contratto collettivo che dimezzasse gli impiegati, che delocalizzasse un’intera sede di lavoro (“Torre del Senato”) e rendesse più semplice le assunzioni e i licenziamenti.

Il risultato finale è la completa esternalizzazione di tutte le istituzioni democratiche."

(www.byoblu.com)

Sembra una cosa impossibile da realizzare in una democrazia moderna occidentale, invece sta avvenendo. Ed avviene grazie ad una parte della politica (sia di destra che di sinistra) che si trova in uno stato di continua ricattabilità. I 101 parlamentari Pd contestati da OccupyPd non sono altro che le truppe più ideologizzate di questo sistema guidato da interessi sovranazionali che non si possono permettere di mettere in pericolo l'Unione Europea. Ma non l'Unione di per se stessa, soprattutto questo tipo di unione che è un sistema oligarchico di interessi finanziari, a cui degli Stati Uniti d'Europa democratici non importa nulla.

Lo svuotamento della nostra democrazia avviene sotto i nostri occhi, ma si sta svolgendo in modo perfettamente legale (o quasi, visto che la nostra Corte Costituzionale rinuncia ad intervenire) partendo dalla perdita di sovranità monetaria e quindi finanziaria. Se non puoi più gestire i tuoi soldi, hai perso la tua libertà. A cominciare dal governo Monti abbiamo perso anche la sovranità politica, e questo fenomeno continua con l'attuale governo.

Può sembrare strano questo fenomeno di trasformazione di un'entità democratica in un'entità autoritaria senza alcun cambiamento di forma, eppure la storia ci insegna che questa dinamica è già avvenuta:

"Le due date indicate come inizio (27 a.C.) e fine (395 d.C.) convenzionali di un Impero romano unitario, come spesso accade nelle definizioni dei periodi storici, sono puramente arbitrarie. In particolare per tre ragioni: sia perché non vi fu mai una vera e propria fine formale della Res publica Romana, le cui istituzioni non furono mai abolite, ma semplicemente persero il potere effettivo a vantaggio dell'imperatore ..."

Attenzione quindi a quello che ci sta accadendo. Sta nascendo un organismo autoritario chiamato Unione Europea, di cui l'Italia sarà uno Stato vassallo. Attenzione quindi, alle prossime imminenti elezioni a non continuare a votare parlamentari e partiti ricattabili, che non faranno altro che assecondare questo progetto.

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