venerdì 15 novembre 2013

Maria Antonietta Boldrini



La Presidente L. Boldrini è sensibile alla situazione difficile della Grecia. I greci muoiono di fame, possibile che nelle pieghe dell'austerità non c'è nessuno che gli lancia delle brioches, si domanda la miss Presidente come in un'altra epoca già faceva la regina Maria Antonietta?

"Alle volte proprio non capisci. Oppure comprendi che l’appartenenza a un’oligarchia comprime la ragione e il cuore, dissolve le speranze in un presente vuoto riempito di vanità
...
Niente di più esplicativo della performace di Laura Boldrini a Ballarò: la presidente della Camera, racconta la tragedia della Grecia, le madri che devono pagare mille euro per partorire, i diabetici che preferiscono farsi amputare gli arti perché non hanno soldi per curarsi, i bambini abbandonati e denutriti. Tutto a causa delle imposizioni della troika, le stesse del resto che stanno trascinando l’Italia nel baratro. Ma di fronte a tutto questo non c’è alcun grido di orrore, soltanto la proposta di un convegno per rilanciare “una dimensione europea che sia basata anche sulle istanze che vengono dal Mediterraneo”. Perbacco. E per condimento la solita frase fatta che viene smerciata persino nei baci perugina: ”riuscire ad affiancare alle misure di austerity le misure della crescita, il rilancio dell’occupazione specialmente quella giovanile”."

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Boldrini nell'esprimere il dolore per le miserie greche, per i bambini che non possono mangiare, per gli ammalati che non possono curarsi, le madri che non possono partorire ecc. è tutta una voce tremolante che pare da un momento all'altro rompersi in un pianto liberatorio...

Alla domanda, ma l'Italia sta seguendo la stessa deriva greca?
Allegria! Il volto del Presidente si illumina: ma no, l'Italia è diversa. La nostra struttura economica è molto più forte. Ma che scherziamo? Il volto contrito è per bambini lontani, per malati oltremare (possibilmente in Africa, ma anche in Grecia può andare), persone sconosciute, quasi immagini stereotipate e virtuali. Da noi va tutto bene. Le persone che dormono per strada, che mangiano alla Caritas, che tentano il suicidio per la crisi, che anche qui rinunciano a curarsi,  non esistono.
Per carità signora Presidente, non facciamo credere al pubblico di Ballarò che le cose in Europa sono tutte collegate e che si tratta della stessa crisi...

"...alla denuncia mediatica che fa sempre bene per la propria immagine come un cosmetico antirughe, non segue nulla, come se il personaggio vivesse in due reality diversi: quello del dramma di cui si raccontano gli orrori e quello del proprio potere che prende linfa proprio dalle visioni e dalle prassi che portano a quegli orrori. Qualcosa che assomiglia molto all’attesa cui la presidente della Camera ha costretto Aung San Suu Kyi, perché impegnata in una partita di scarabeo istituzionale con i propri collaboratori. Ma appartenere alla sinistra non significa solo vedere la piaga, ma fare tutto ciò che è possibile per curarla"
(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Per fortuna cominciano a fare capolino in tv, i campioni d'opinione della rete. Il prof. Bagnai a Servizio Pubblico da Santoro, risulta un po' ingessato, ma fornisce nuovi stimoli (finalmente) allo stantio dibattito televisivo. Riesce persino a condurre Fassina dalla sua parte. E' molto astuto il professore: sa che un esponente del Pd non sopporta il sorpasso da sinistra... E subito parte la replica di Fassina: "non è da oggi che noi diciamo queste cose..."

Inizia un riposizionamento della politica, verso l'euroscetticismo (vedi Casini). Fassina da Santoro ad un certo punto si tradisce: "dovremmo capire come fare per non scaricare sulla popolazione i costi...". Bene. Quindi lo sanno che la zona euro è in procinto di saltare.

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