venerdì 6 dicembre 2013

Approfittiamo della Consulta


Lo dico subito, non sono un esperto giurista, ma solo un sognatore. Però devo ammettere sinceramente che mi piacerebbe che l'epilogo della bocciatura della Consulta della legge elettorale detta "Porcellum" fosse un "tutti a casa" e "tutto da capo" con l'annullamento di tutti gli atti prodotti dai parlamenti illegittimi degli ultimi otto anni.
Soprattutto le ultime porcate che ci sono state imposte dall'Europa come il fiscal compact, il pareggio di bilancio, l'adesione ai trattati con annessi fondi "salvastati", il two pack ecc.
Lo so che non sarà possibile, ma sarebbe un bel sogno. Sarebbe un fortissimo calcio nei "paesi bassi" dell'Unione Europea.

Bisognerebbe approfittare dell'opportunità che ci ha concesso forse inconsapevolmente la magistratura. Sarebbe un colpo così pesante che l'eventuale bocciatura dell'Omt da parte della Corte Costituzionale tedesca, apparirebbe appena uno sberleffo... Purtroppo difficilmente la cosa potrà avvenire. Le resistenze sono enormi e poi si devono attendere le motivazioni della sentenza, che potrebbero contenere specifiche, spiegazioni, postille che rendono meno pesante di quel che appare la situazione. Anzi è quasi scontato che sarà così.

Ma sarebbe fantastico vedere O. Rehn sbiancare, A. Merkel paralizzata dallo sconcerto, Draghi nascondersi per la vergogna ponto a cambiare nazionalità...
Se però facessimo saltare tutto, nessun partner europeo potrebbe più fidarsi di noi. Ci metterebbero in quarantena, isolandoci dal resto d'Europa. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di lasciare l'euro: sarebbe l'Europa a chiederci gentilmente di andarcene.
Alfano e Napolitano nei primi istanti gioivano perché interpretavano l'esito della bocciatura della Consulta come uno sprone a fare una nuova legge elettorale e quindi in automatico un motivo valido per prolungare la legislatura. Ma questa è una delle interpretazioni della sentenza, non è legge, e quindi non si vede perché invece dovrebbe essere sbagliata l'interpretazione del M5s che afferma: "ora tutti a casa, il Parlamento è illegittimo!"?

Va bene sognare, ma tornado con i piedi per terra, va da se che non si potranno dichiarare illegittimi e decaduti gli atti emanati dal Parlamento negli ultimi 8 anni, e forse nemmeno dichiarare illegittime le ultime votazioni. Ci sono varie interpretazioni giuridiche che lo confermano, come riportato su Rischio Calcolato:

"Mentre l’efficacia retroattiva della dichiarazione di illegittimità costituzionale è giustificata dalla stessa eliminazione della norma che non può più regolare alcun rapporto giuridico
...
la nuova legge non può che regolare i rapporti futuri e non anche quelli pregressi, per i quali vale il principio che la disciplina applicabile è quella vigente al momento in cui si p realizzata la situazione giuridica o il fatto generatore del diritto. (Cass. civile, sez. 28 maggio 1979, n. 311 in giustizia civile mass 1979 fasc. 5)"

(www.rischiocalcolato.it)
Per fare un esempio di sentenza che avrebbe comportato retroattività.
Con una retroattività di 8 anni si creerebbe una tale ingovernabilità, che quella che affligge il governo Letta sarebbe trascurabile.
Però è vero che la sentenza della Consulta produce degli effetti sul futuro. Un Parlamento illegittimo potrà continuare a legiferare? Potrà addirittura fare una nuova legge elettorale senza il rischio che venga impugnata e dichiarata a sua volta illegittima?

Io penso che sia Alfano che Napolitano, fatta salva la nascita del governo Letta e l'elezione presidenziale, abbiano poco da gioire.
Per esempio il dilemma di Brunetta è tutt'altro che banale, essendo la convalida dell'elezione di molti senatori e deputati rimasta sospesa. E quindi potenzialmente la convalida degli eletti è un atto futuro:

"L’effetto più paradossale della sentenza della Consulta sul Porcellum è l’esultanza di Forza Italia.
...
Renato Brunetta, capogruppo del partito di Silvio Berlusconi fa i conti sui “deputati del Pd da mandare a casa” e ipotizza la illegittimità del presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
...
Non è un caso che Brunetta, in coincidenza con la protesta del M5S al grido “Siamo tutti illegittimi”, abbia presentato numeri che dimostrano come siano ben 148 “i deputati abusivi della sinistra”. "Dopo la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha bocciato l'attuale legge elettorale, bisogna immediatamente rendere esecutive le indicazioni che sono state date. I deputati eletti a Montecitorio (dove ancora non sono state convalidate le elezioni dello scorso febbraio) grazie al premio di maggioranza, sono di fatto decaduti e i seggi assegnati grazie a quel premio, giudicato illegittimo dalla Consulta, dovrebbero essere riassegnati subito tra gli altri gruppi presenti in parlamento”. Per Brunetta, insomma, l’attuale maggioranza uscirebbe distrutta dalla sentenza dei giudici costituzionali, e a beneficiare del tracollo sarebbe il centrodestra, che si ritroverebbe con soltanto due deputati in meno di Pd e compagnia: 190 contro 192. E non è tutto, perché a mettere a punto e approvare la legge elettorale nuova dovrebbe essere, secondo Brunetta, Montecitorio nella sua nuova versione post-Consulta o il “governo con un decreto-legge di emergenza limitato a tamponare la situazione in vista dell'elezione di un nuovo parlamento legittimo cui spetterebbe di riesaminare la questione"."

(www.italiaoggi.it)

"fino ad oggi, si diceva, nessuno è stato convalidato perché la Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale sui risultati delle ultime politiche e così il lavoro dell’organismo si è bloccato in attesa del “verdetto” che dovrebbe arrivare a febbraio prossimo. Un dettaglio procedurale che non ha minimamente preoccupato né i deputati, né la Giunta, visto il precedente – clamoroso – della legislazione 2006-2008, quando nessuno (nessuno!) dei deputati e dei senatori fu convalidato fino alla scadenza della legislatura.

Ora, però, alla luce della sonora bocciatura del Porcellum, la questione cambia. Cancellando il premio di maggioranza con cui sono entrati alla Camera 148 deputati, la Corte gli ha – di fatto –dichiarati illegittimi. Anche se, come si diceva, è probabile che in questo caso venga fatto valere il principio di non retroattività per non far implodere l’intero sistema. "

(www.ilfattoquotidiano.it)

Non è quindi chiaro cosa accadrà, non è chiaro se la Consulta abbia lavorato più per lo status quo, o per una rivoluzione che ci riporta al passato. Leggendo vari commenti, c'è chi pone l'accento sui vantaggi per Napolitano, chi invece vede nell'intervento della Consulta un "disegno eversivo".

"Viene da chiedersi come la medicheranno e spunta il sospetto che “qualcuno” abbia desiderato il colossale rimescolamento di carte, perché questo è/può essere il crollo di una prima-seconda-terza Repubblica, come preferite.

Attenzione: non crolli finti come i precedenti che hanno generato le macchiette della seconda o terza repubblica bensì crolli veri: come le “repubbliche” francesi, tanto per capirci, che ci hanno messo quasi due secoli per compiere il loro ciclo.
...
Viene da chiedersi come mai la Corte abbia osato tanto.
...
Di certo questa sentenza non gioca a favore dei potentati finanziari internazionali sorretti da tutti i governi in carica, soprattutto negli ultimi anni, che hanno messo in un angolo proprio la Costituzione (addirittura il Presidente!) ed ogni legge di garanzia.

Per loro, di meglio che le garanzie del Porcellum è difficile trovare ed è anche faticoso pensare ad una riscrittura di un corpus legislativo così copioso da parte di un nuovo Parlamento eletto con il Mattarellum: che la rivoluzione l’abbiano fatta i giudici? Mah..."
(carlobertani.blogspot.it)

Ora che accadrà? Probabilmente si spera che fra le pieghe delle motivazioni della sentenza si trovi una soluzione. Se non sarà così probabilmente la repubblica sarà messa nelle mani di un team di costituzionalisti, oppure si opterà per la tipica soluzione all'italiana: alzata di spalle, minimizzazione dell'accaduto, e si continuerà con il claudicante governo Letta. Fatta la nuova legge elettorale si tornerà subito al voto, forse già a primavera 2014. Con il rischio che qualcuno impugni anche la nuova legge elettorale frutto di un Parlamento illegittimo.

C'è anche chi afferma che l'effetto della sentenza è quello di eliminare l'attuale Porcellum rendendo di nuovo valida e in vigore la precedente legge elettorale, il Matarellum. Credo che se fosse così, sarebbe molto difficile attuare le aspettative di Brunetta, in quanto i collegi e i meccanismi di elezione fra Porcellum e Mattarellum sono così diversi, che le schede votate con il primo sistema non possono essere riutilizzate per formare un Parlamento con il secondo sistema. La situazione è molto complessa. Solo in Italia ci si può trovare in situazioni così assurde, per cui l'annullamento di una legge, rende persino illegittimo l'organo giudiziario che ha decretato tale decisione. Infatti anche i membri della Consulta sono stati nominati da un Parlamento illegittimo (www.ilfattoquotidiano.it).

Se Napolitano all'inizio si può essersi sentito soddisfatto della sentenza, ora appare preoccupato. Probabilmente un po' alla volta vengono comprese le implicazioni della sentenza, e si cercherà di minimizzare:
"ha aggiunto il presidente Napolitano, «è la Corte stessa che non mette in dubbio che c’è continuità nella legittimità del Parlamento». «Il problema era e resta quello dell’espressione di una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria"
(www.corriere.it)

In soldoni per Napolitano l'intervento serve a fare in modo che il Parlamento si attivi finalmente per redigere la nuova legge elettorale. Se fosse questo l'intento, se la "mano" della Consulta fosse stata per così dire guidata verso questo obiettivo, forse si è osato troppo. Producendo un provvedimento pericoloso e forse controproducente. Si rischia sempre di più. Si rischia ad ogni giro di boa di far saltare il sistema  istituzionale sulle sue contraddizioni. 

Vedo l'Italia sempre più vicina ad uno schianto totale: politico, economico e istituzionale.

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