domenica 8 dicembre 2013

Sono pazzi questi piddini


Hanno dato il sangue elettorale per difendere un'idea sballata di Europa dei banchieri. Ora si apprestano a donare anche qualche organo interno economico: a cominciare dalla Fondazione Mps. Ma quanto sono pazzi, autolesionisti, masochisti questi piddini?!

"IL PD SI PREPARA A DIRE ADDIO A MPS: MANCANO SOLO 3 CENTESIMI DI EURO E LA FONDAZIONE SARA' SBATTUTA FUORI DALLA PORTA DAI COLOSSI FINANZIARI INTERNAZIONALI
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Probabilmente è l'ultimo miglio prima dei titoli di coda. Lo spazio (ristretto) che separa la Fondazione Monte Paschi dall'addio alla banca Mps vale (solo) 3,5 centesimi di euro. Il titolo di Rocca Salimbeni è in caduta libera: ieri era a 0,163 euro e a 0,128 scatta una tagliola che fa uscire la Fondazione dall'azionariato. Che sarà costretta a cedere tutto il suo pacchetto di azioni (il 33,5%) del Monte alle banche creditrici. A quel punto il Partito democratico, che attraverso comune e provincia controlla la Fondazione, si allontanerebbe definitivamente dall'istituto di credito presieduto da Alessandro Profumo.
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Sul titolo, che ieri ha perso il 2,98% scendendo dunque a 0,163 euro, si è abbattuta la scure di Goldman Sachs che ha abbassato il «prezzo obiettivo» proprio a 0,12 euro.

Nelle ultime due settimane Rocca Salimbeni ha ceduto circa il 25%
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Tuttavia, la Fondazione non ci sta ad alzare bandiera bianca e a consegnare il controllo di Mps al pool di 13 banche creditrici capitanate da Jp Morgan (tra cui le italiane Bnl Bnp Paribas, Mediobanca, Unicredit e IntesaSanpaolo).

Nei giorni scorsi si sono accavallate indiscrezioni di manovre sul titolo da parte dell'ente: qualcuno ha sostenuto che fossero in corso acquisti finalizzati a sostenere le quotazioni e a incrementare temporaneamente la presenza nel capitale;
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sull'aumento di capitale è in corso un braccio di ferro tra Fondazione e banca. Profumo ha detto che vuole bruciare le tappe e chiudere l'operazione entro marzo. Prospettiva che non piace all'ente. Che ieri ha chiesto di posticipare l'aumento di capitale al secondo trimestre
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Tradotto: dateci tempo per mettere insieme un po' di soldi, altrimenti siamo fuori dai giochi subito. Che poi è lo scenario preferito da Profumo e Viola, che non lo possono dichiarare e comunque non si scomporranno di fronte al tentativo di diktat della Fondazione"
Chissà se toccati nel portafoglio i piddini si scuoteranno dal sonno comatoso del "più Europa"? Vedremo, intanto questa sarà la prossima ennesima grana del neo segretario Pd. Se avrà la forza di assumere decisioni forti, se soprattutto avrà la forza di togliere le fette di salame dagli occhi del centro sinistra, forse anche il Pd diventerà una forza euro-critica. Probabilmente non ancora pronta a rinnegare l'euro, ma almeno pronta a mettere seriamente in discussione le decisioni di Bruxelles. Se possibile contestarle o anche non rispettarle in pieno. Quei piccoli passi necessari verso il disfacimento dell'eurozona, senza traumatizzare eccessivamente l'elettorato a cui si era promesso il bengodi della moneta unica.

Se non accadrà nulla, vorrà dire che il centro sinistra avrà perso completamente ogni cognizione della realtà. Che come un vecchio partito comunista dell'Europa dell'est ai tempi del socialismo reale, non sarà in grado di vedere onestamente il disastro di fronte ed attorno a se. Che è disposto anche all'umiliazione ed alla sconfitta pur di difendere un'idea indifendibile come l'attuale Europa con il suo euro-cappio. Che probabilmente ha ragione chi afferma che i sostenitori dell'Unione Europa sono sponsorizzati in qualche modo da Bruxelles, e che quindi mantengono gli antichi privilegi a scapito dei propri popoli presi in giro.

Non so come andrà a finire, ma tre centesimi sono talmente pochi, che penso che per la Fondazione Mps non ci siano più speranze. Un altro regalo dell'euro, che ha acuito le crisi bancarie, sia per la difficoltà della Bce a sanare certe sofferenze, sia per la crisi economica indotta dall'euro sull'economia reale dei paesi periferici. In questo caso però, un regalo pienamente meritato.

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