venerdì 20 dicembre 2013

Il tapering non esiste


"Domani inizia la fine del mondo?" scrivevo l'altro ieri. Invece non inizia nulla o quasi. E' praticamente tutto come prima. Bernanke ha detto che il tapering comincerà a gennaio in misura ridotta visto che (forse) l'economia americana è in ripresa. Ma comunque niente paura, se così non fosse il tapering non è un tabù, e quindi si riprenderà come e più di prima con le rotative di dollari facili.

Quindi il tapering non esiste. E' una finta minaccia e i mercati l'hanno ben capito.

"La Banca centrale americana “ha fiducia nel fatto che la ripresa continuerà” e che “l’economia va incontro a una maggiore normalità”. Se così non fosse, l’istituto ha gli strumenti necessari per fare fronte a un peggioramento della congiuntura, tanto più che nonostante la riduzione “gli acquisti di asset continuano a un passo elevato”.

Lo ha detto Ben Bernanke durante la sua ultima conferenza come presidente della Federal Reserve e al termine della riunione del Fomc, il comitato monetario della Banca centrale americana, sottolineando che “in alcune circostanze” la Fed potrebbe prendere in considerazione “un nuovo aumento” degli stimoli all’economia. La Fed, ha detto Bernanke, è impegnata a fare in modo che “l’inflazione non sia troppo bassa” e che i progressi del mercato del lavoro siano costanti. Per questo i tassi di interesse resteranno “bassi per un periodo molto lungo”. (America24)

Ha tutta l’aria di un tenero canarino introdotto nella miniera dei mercati questo mini insignificante tapering, continuano a comprare al bellezza di 75 miliardi di immondizia al mese i governatori della banca centrale americana, hanno voluto osservare se la miniera era piena di gas o meno e a breve la vedranno esplodere!

Nel frattempo sono esplosi di gioia, perchè hanno capito che in realtà non è cambiato nulla anzi…

Della serie si sembra che ci sia uno straccio di ripresa nonostante abbiamo immesso la più alta dose concentrata di stimoli monetari e fiscali della storia americana, ma se cosi non fosse, come accade spesso, visto che noi negli ultimi sei anni abbiamo sbagliato oltre l’80 % delle previsioni, chiuderemo il tapering ed addirittura riaumenteremo gli stimoli. Nel frattempo tassi a zero almeno sino al 2016."

(icebergfinanza.finanza.com)

In realtà la situazione del'economia americana e mondiale rimane critica. Non è cambiato molto rispetto alla situazione pre quantitative easing. E su quello che è cambiato sussisto anche notevoli dubbi. Per sapere come stanno andando le cose, per esempio in America, bisognerebbe avere analisi e statistiche a prova di bomba e molto pobabilmente non lo sono. Anzi sono state ripittate di rosa per sembrare più gradevoli.

"Si chiama deflazione, i prezzi scendono perchè c’è un eccesso di produzione e dall’altra parte un deficit di domanda dovuta all’orgia di debito e alla distruzione del potere di acquisto della classe media, in poche parole una trappola per topi, una trappola della liquidità, stanno annegando nella liquidità che non raggiungerà mai l’oceano di destinazione, ovvero l’economia reale.
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Empiricamente servono almeno 12 mesi per osservare gli effetti dell’aumento di tasse e del sequester che hanno interessato l’economia americana nel 2013 e questi effetti si osserveranno attrraverso tutto il primo semestre 2014. Non bastano quattro magazzini riempiti e deflatori manipolati per stimolare un’economia che ha perso dall’inizio della ripresa, ripeto dall’inizio della ripresa DUE MILIONI di posti di lavoro tra coloro che hanno 35/52 anni di età, un’economia che ha visto sparire milioni di anime dalla forza lavoro, un’economia che ha trasformato il lavoro a tempo indeterminato in lavoro a part-time o a tempo determinato, un’economia che trimestralmente produce utili ma che per farlo regolarmente licenzia almeno il 5/10 % della forza lavoro!
Sorry, se qualcuno di Voi crede a questa ripresa, auguri, buona bolla a Voi tutti, la storia, l’analisi empirica dicono tutt’altro buona fortuna.

Una cosa giusta l’hanno detta anche se continuano ad utilizzare la parola sbagliata … La Banca centrale americana “prende l’andamento dell’inflazione molto seriamente” e, poiché il tema “è più che una piccola preoccupazione”, l’istituto “prenderà i provvedimenti appropriati” se i numeri non torneranno all’interno dei target, ovvero attorno al 2% … deflazione si chiama
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Solo un gregge di psicopatici cocainomani, tetosteronizzati poteva far esplodere i mercati a sentire queste parole, solo un gregge di ignoranti tossicodipendenti dalla droga monetaria può credere alle parole di chi dice e non dice, ma in fondo nella finanza tutto funziona così!"

(icebergfinanza.finanza.com)

Il problema della Fed è sempre lo stesso: riconosce che continuare con la politica dei quantative easing è un suicidio che alla lunga può provocare una svalutazione sia del dollaro che dei titoli di Stato americani. Provocando questa volta un vero default degli Usa, non come quello annuale dell'innalzamento del tetto del debito. 
Allo stesso tempo non si può staccare la spina ai quantative easing perché le borse cadrebbero in depressione trascinandosi dietro anche l'economia e si avrebbe un rialzo pericoloso dei tassi dei titoli (e degli spread in Europa).

In pratica Bernanke oramai dimissionario cede la patata bollente alla Sig.ra Yellen senza fare nulla di eclatante, la quale probabilmente non ridurrà affatto l'ammontare dei Qe, ma per quanto mi è dato capire, cercherà di modificare gli obbiettivi verso cui sono attualmente indirizzati: meno azioni ed obbligazioni, più investimenti mirati all'occupazione. Staremo a vedere. Per ora non cambia niente: il tapering non esiste.

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