mercoledì 18 dicembre 2013

Domani inizia la fine del mondo?


Tenetevi forte agli appositi sostegni, allacciate le cinture di sicurezza. Alla fine Bernanke ha preso la decisione tanto temuta dagli investitori borsistici.

"Dopo settimane di attesa, laFederal Reserve ha deciso che l'economia americana è abbastanza forte per poter iniziare a rallentare il suo programma di stimoli (quantitative easing), per cui il tapering(riduzione) e' ufficialmente cominciato, con una diminuzione di $10 miliardi al mese, quindi a $75 miliardi rispetto agli attuali $85 miliardi in vigore dal settembre 2012. Il tapering, definito "modesto" dalla Fed, inizierà a gennaio."
(www.wallstreetitalia.com)

Tutti sostenevano che era in vigore il gioco "Win-win": più l'economia andava male, più le borse salivano aspettandosi nuovi interventi monetari della Fed. Cioè più l'economia andava male, più la Fed stampava dollari, più le banche investivano in borsa aumentando l'inflazione dei titoli azionari. E invece:

"Alle ore 20 in Italia la Fed ha annunciato un tapering da 10 miliardi. 
...
Wall Street reagisce bene alla notizia con il Dow Jones che in pochi minuti è salito portando il guadagno intorno all'1%."
(www.ilsole24ore.com)

Ma temo non sia finita così tanto facilmente. Potrebbe accadere di tutto, come non accadere nulla perché le borse hanno già "interiorizzato" il disagio. Vedremo domani come chiuderà il Nikkei 225 della borsa di Tokio.

Secondo la Fed gli Usa si stanno riprendendo, la banca centrale vede un futuro rosa. Ma alcuni segnali prudenti manifestano una certa contraddizione.
Se gli Usa sono in ripresa economica come mai "l'inflazione continua a viaggiare ben al di sotto dell'obiettivo di lungo termine del 2%. Come ampiamente previsto, la Federal Reserve ha anche deciso di lasciare i tassi di interesse a un range tra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico a cui erano stati portati nel dicembre 2008." (www.ilsole24ore.com)

La crescita degli Usa sarà buona, ma non ottima:
"Per il 2013, la Banca Centrale americana attende ora una crescita del prodotto interno lordo tra il 2,2 e il 2,3%, più del range tra il 2 e il 2,3% stimato a settembre."

Ma a questo punto fa ridere la stima di Letta che prevede una crescita del 2% nel 2015 per l'Italia. Gli Usa cresceranno (se è vero) al 2% dopo ben tre quantitative easing per 3 o 4 mila miliardi di dollari complessivi, come potrà crescere l'Italia dopo un misero Ltro della Bce da 300 milioni di euro (usati per i Btp) e tanta, tanta austerity?

Intanto attendiamo che saltino fuori le contraddizioni delle borse mondiali. Non credo al balzo positivo di oggi.

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