lunedì 9 dicembre 2013

Li ha asfaltati


Al sindaco il 68%, Cuperlo 18%, Civati 14%. Epifani esulta: "Tre milioni di voti"

Aih, aih, aih... Renzi ha vinto troppo. Li ha proprio asfaltati. Facce preoccupate nelle stanze del Pd, ed in altre istituzionali. Diciamo la verità fino in fondo: ha di nuovo vinto Silvio. Certo indirettamente, ma vedendo Renzi salire sul palco come se fosse Obama (mancavano solo coriandoli e palloncini tricolori...) uno non può fare a meno di pensare che ha vinto il berlusconismo e ha perso il Pci delle feste dell'unità, delle grigliate e dei capelletti preparati dai militanti. La scritta Pd sul palco di Renzi quasi non si vedeva.

Il problema è che il "berlusconismo dendy di sinistra", ha vinto alla grande, in modo sproporzionato, umiliando i vecchi dirigenti ex Pci (80% con Civati contro il 20% scarso di Cuperlo). Ho ascoltato il discorso dello sconfitto di Cuperlo e poi quello di Renzi. Politicamente parlando non c'è paragone. Il discorso di Renzi, con le sue incertezze e l'accento toscano, è stato comunque di fuoco. Quello di Cuperlo troppo intellettualoide, troppo rivolto alla cerchia politica, troppo politichese...

In pratica Renzi ha detto che ha molto rispetto dei suoi avversari, che quando lui ha perso si è eclissato e non ha disturbato il manovratore, e che quindi si aspetta lo stesso dai suoi avversari... che non sono esattamente Cuperlo e Civati (quest'ultimo un quasi alleato), ma i vecchi dirigenti del Pd.

Renzi ha detto chiaramente che il rispetto per gli avversari è cosa giusta, ma da domenica si fa quel che dice lui. Che vuole una legge elettorale ultra maggioritaria per vincere e forse stravincere. Che vuole che l'Italia conti di più in Europa, che contino meno gli euroburocrati, fra le righe che la linea tenuta da Letta e Napolitano finora sull'Europa non va bene.

Renzi non è il mio candidato preferito, ma ascoltando il suo discorso ho capito che finalmente Craxi e Berlusconi hanno trovato un erede. Un uomo ancora giovane, decisionista, con le idee chiare, con la dialettica adatta a conquistare gli italiani. Sarà il nuovo grande comunicatore, inizierà una nuova epoca. Probabilmente non lo voterò mai, ma riconosco che ha le carte in regola per diventare un personaggio di primo piano e segnare i prossimi venti anni politici.

La sua Leopolda fiorentina mi ricorda un po' la svolta dell'Hotel Midas di Craxi. La presa del potere nell'ex Psi dei quarantenni. La scomparsa dal simbolo del Psi di falce e martello sostituiti dalla rosa. Credo che Renzi farà un'operazione simile: quarantenni determinati e ambiziosi al potere, nuovo simbolo per il partito. Che dopo la svolta Leopolda non sarà più lo stesso, come non lo fu più il vecchio Psi polveroso ante Craxi.

Invece la sua capacità oratoria, non può che ricordare quella del Berlusconi e forse anche del Bossi dei tempi migliori. Una personalità forte, che sa appassionare e infiammare folle quando serve. Non voglio fare il gufatore, ma purtroppo queste personalità oltre a non avere vita facile, spesso fanno una brutta fine. 

Intanto una volta di più si conferma che il governo Letta è finito. Alfano, Quagliarello e Co. hanno sbagliato tutti i calcoli. Non riusciranno a fare crescere il loro modello di centro destra. Le volontà di Renzi inevitabilmente si salderanno con quelle di Berlusconi. A Renzi non interessa mantenere in vita il governo tanto per campare. Se non otterrà risultati, lo manderà a casa e Berlusconi applaudirà vedendo il progetto di Alfano fallire completamente.

Renzi da una parte e Berlusconi dall'altra tritureranno qualsiasi centrismo alla Casini, alla Monti, o alla Alfano. Non avranno più spazio e se verrà rinforzata la legge elettorale maggioritaria dovranno scegliere dove stare o scomparire. Anche Grillo deve temere Renzi. Il renzismo farà grande concorrenza al grillismo. Sulle questioni della trasparenza Renzi ha annunciato provvedimenti immediati: ridurre subito di 2 miliardi i costi della politica. La casta è avvisata e i grilini richiamati all'ovile.

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