lunedì 9 dicembre 2013

Barroso e Letta inconsapevolmente ridicoli


Leggendo il post di Seminerio su phastidio.net non potevo fare a meno di notare l'inconsapevole comicità (altro che Grillo) dei due illustri politici, messa in evidenza ancora maggiore dai commenti di Seminerio.

Quasi non mi capacito dell'incredibile incapacità del nostro campione nazionale di "balle spaziali" (per il campionato 2013-2014) nel non notare il ridicolo delle sue affermazioni. Ma pare proprio abbia detto quel che ha detto. Anche Barroso a modo suo è stato più che ridicolo, un po' naif. Ma ha detto una cosa che reputo importantissima anche se oggi in questo contesto di crisi pare del tutto fuori luogo.

Veniamo al nostro surreale premier Letta:

" Intervenendo alla iniziativa “A new narrative for Europe“, organizzata a Milano dalla Commissione europea, Letta ha tra le altre cose commentato:

«E’ il momento di combattere per l’Europa, di difendere le conquiste che abbiamo fatto in passato perché l’inerzia non basta più. Con l’inerzia perderemo tutto quello che abbiamo conquistato. E’ ora di metterci tutti la faccia e di combattere se no si lascerà spazio ai nazionalismi e agli sciovinismi. A ottobre abbiamo raggiunto un accordo per mettere fine al fenomeno perverso del roaming, che costituisce un ottimo affare per gli operatori di tlc ma è un costo enorme per noi. Eppure di questo non è fregato niente a nessuno nei media, nell’opinione pubblica, nella discussione, zero. E un tema rimasto solo per i giornali tecnici. Si è parlato solo del telefonino della Merkel ascoltato dagli americani, forse perché non è mai stato appurato. Dico questo per sottolineare come in questo momento noi abbiamo il vento contro in Europa, ogni cosa che facciamo, anche la più utile, non viene apprezzata come dovrebbe e invece è facile buttare benzina sul fuoco. Occorre dunque una battaglia culturale e politica perché se ci fermiamo, non riusciremo a mantenere le conquiste fatte, torneremo indietro e daremo spazio a sciovinismi e nazionalismi»

Certo, se abbiamo l’Eurozona che rischia di essere il maggiore generatore di deflazione del pianeta e siamo qui a rallegrarci per aver abbattuto le tariffe di roaming, la situazione è gravissima ma non è affatto seria."

(phastidio.net)

Oh mamma mia! L'Eurozona cade a pezzi ma non abbiamo dato rilievo a una cosa importantissima: abbiamo abbattuto il fenomeno perverso del roaming telefonico. Gli organi di informazione si devono essere distratti con temi meno rilevanti come legge di stabilità, alluvioni, no-euro, V-Day e primarie. Perché nessuno ha parlato del roaming? Suggerisco a Letta di fare come Grillo: liste di proscrizione per i giornalisti distratti... E premiare i giornalisti che indicano temi originali di "distrazione di massa". Ormai il calcio non funziona più molto.

Fra poco non potremo comprare il pane tutti i giorni, ma se i nostri figli vorranno andare in gita scolastica al Louvre spenderanno meno in telefonate... sempre che possano permettersi gita e telefono...

Mi pare che Letta stia seguendo le orme di Monti, quando ad un certo punto non sapendo più che pesci pigliare se ne usciva con frasi del tipo: "la ripresa è dentro di noi..." ed altre amenità senza significato logico. Il potere da alla testa: qualcuno diventa megalomane altri smettono di essere razionali.

Invece Barroso così commenta i temi europei:

"Ecco cosa il presidente della Commissione europea, José Manuel Durao Barroso, pensa possa servire all’Europa per trasmettere il proprio soft power di regione minata dalle fondamenta:

«E’ vero, come diceva prima il premier Letta, che temi come l’Unione Bancaria non scaldano il cuore della gente anche se sono fondamentali. Però è vero che in Europea serva una discussione più emotiva, servono emozioni, grandi manifestazioni, qualcosa di più vicino alle persone, magari lo sport e il calcio. L’immagine dell’America è stata ben trasmessa da Hollywood ma il problema è che in Europa noi siamo tanti paesi diversi, con lingue e culture diverse. E’ tutto più difficile ma il cinema può diventare un mezzo per alimentare un’immagine europea nel senso più ampio. Ne ho parlato anche con l’accademia cinematografica europea perché è difficile fare girare il film fatti in Europa da un paese all’altro. In genere questo succede solo a un film o due mentre i film americani girano molto più velocemente»

Se volete il nostro contributo narrativo contro l’eurodepressione, eccolo: il mandato di Barroso è quasi terminato. Da qui possiamo solo migliorare."

(phastidio.net)

Malgrado sia ridicolo parlare di cinema come collante unificante di fronte al disastro della gestione europea, Barroso solleva un tema culturale rilevantissimo. Purtroppo questo mette ancora una volta in evidenza l'errore dell'euro: non era dalla moneta che si doveva partire, ma da altri temi come quello indicato da Barroso.

Non c'è bisogno di scomodare Hollywood. Basta osservare quanto è avvenuto a casa nostra. Non sono stati i garibaldini, non sono state le truppe alleate sbarcate in Sicilia, non sono stati i politici ad unificare l'Italia delle decine di dialetti. E' stato il cinema prima e la tv dopo. Non si può creare una nazione se non si crea anche una base culturale comune. Ma appunto, si parte dai sentimenti di solito, non dalla ragioneria monetaria. Bravo Barroso. Peccato sia troppo tardi ora.

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