giovedì 21 giugno 2012

Berlusconi insegue Grillo



Un italiano su tre non ama l'euro, e vorrebbe tornare alla lira. Un bacino elettorale vastissimo, da cui Grillo pesca a piene mani. Evidentemente, Berlusconi, dopo aver studiato i video su Youtube di Grillo, ha intenzione di mettersi in concorrenza con il fenomeno del M5s. Del resto il Pdl è diventato il terzo partito, qualcosa bisogna inventarsi per ritrovare il primato.

Del resto non è nuovo, l'ex premier, a "gaffe" di questo genere (gaffe o strategia mediatica?):
"Vi dico la mia pazza idea. Se non viene stampata altra moneta dalla Bce, stamperemo noi la nostra moneta con la nostra Zecca", ha detto Berlusconi. "Monti deve chiedere che l'Europa stampi moneta. Se così non fosse, sarebbe meglio uscire dall'euro, pur restando nell'Unione europea... La Banca centrale o diventa di ultima istanza o si deve porre il problema dell'Europa o meglio della Germania in Europa", ha spiegato l'ex premier.

"Mai vista una situazione di questo tipo, la gente è sfiduciata, è sotto shock per come viene descritto il futuro: in modo oscuro"
(www.repubblica.it)

Ed oggi riprende il tema in maniera più approfondita, segno che si sta studiando il dossier "uscire dall'euro":

"Non credo sia una bestemmia l'ipotesi di uscire dall'euro, così da poter pensare a procedere con una 'svalutazione competitiva'". Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando alla presentazione di un libro.
...
insiste sulla eventualità che i vari Stati dell'Eurozona possano ipotizzare una uscita dall'euro e "un ritorno alle proprie monete nazionali. Certo non sarebbe auspicabile, ma ci sarebbero - assicura - anche dei vantaggi". E ha aggiunto: "Cosa succede se l'Italia, la Spagna o la Grecia dovessero tornare alla propria moneta? Non lo so. Può darsi che ci sia una perdita di ricchezza, ma io non arrivo a capirlo". Per l'ex premier, il compito che deve affrontare ora il presidente del Consiglio, Mario Monti, è quello di "far valere la forza e la solidità economica del Paese", riuscendo "a far pressione affinché la Germania ammorbidisca le sue posizioni e si riesca così ad arrivare al risultato di un'Europa che non si disintegri e a un euro forte"..."

( www.repubblica.it)

Quindi la strategia berlusconiana e duplice, se non molteplice: attirare l'elettorato esasperato dall'euro, dare soddisfazione ai falchi del Pdl, minacciare la Germania (anche se oggi appare una minaccia velleitaria), minacciare il premier attuale. Infatti insiste a chiedere a Monti un maggiore impegno in Europa, soprattutto nell'indurre la Germania a cambiare atteggiamento verso il sud Europa e le conseguenti politiche economiche. Non prosegue nel narrare le conseguenze nel caso Monti non lo facesse, ma lo ha fatto trapelare giorni fa. Dopo il summit europeo di fine mese, Berlusconi potrebbe decidere sul sostegno a Monti in base ai risultati.

Oggi Berlusconi è ai margini dell'azione politica. Ma in realtà si è auto esiliato. Non so se riuscirebbe a  ricostruire la vecchia maggioranza parlamentare attorno ad un progetto No-euro. Bisogna però ricordare le parole di Bossi di qualche giorno fa: "abbiamo fatto male a permettere le dimissioni di Berlusconi". Inoltre, soprattutto tra gli ex Alleanza Nazionale c'è sempre stata ostilità verso l'attuale maggioranza montiana, e quindi disponibilità a fare altre scelte politiche. Ma all'interno del Pdl ci sono anche fazioni decisamente favorevoli all'euro, che non seguirebbero mai Berlusconi in un progetto di ritorno alla lira.

Detto questo, detto tutto il peggio e il male possibile dell'ex premier, bisogna constatare che assieme a Grillo, è l'unico che induce vitali scariche adrenaliniche (fra i sostenitori e fra i nemici). Sono gli unici due veri animali politici italiani. Bossi lo è stato, ma oggi è finito. Si tratta degli unici due politici che quando parlano non mandano in catalessi l'uditorio con discorsi stantii ed allineati al credo euro-austerico. In particolare Berlusconi, con questi discorsi, dimostra ancora una volta la sua estraneità dai famosi poteri forti sostenuti dalle banche internazionali. Con questo di sicuro Berlusconi non è automaticamente arruolato tra gli indignados e i movimentisti internazionali. Ma semplicemente non fa parte di quella strana "nobiltà finanziaria" che sta tentando di governare l'Europa, non ha nessuna remora a "bestemmiare" contro quel mondo rinnegando l'euro.

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