sabato 30 giugno 2012

In attesa del 9 luglio



Il 9 luglio ci sarà la riunione dell'Eurogruppo in cui saranno decise le condizioni di intervento dell'Efsf/Esm nel caso di acquisto dei bond dei paesi europei sotto attacco. Come già annunciato da Monti, questi interventi saranno subordinati all'attuazione di politiche di sistemazione dei conti dello Stato, cioè politiche di austerità richieste dai tedeschi.
Quindi questa settimana possono avvenire alcune cose sui mercati e nella politica interna dei paesi coinvolti, soprattutto in Italia e Germania, che possono influire sulla situazione dell'eurozona.

La Germania è uscita dal vertice apparentemente sconfitta, e Monti vincente. Ma i giochi sono ancora aperti.
L'Europa si è dotata di un potenziale bazooka, ma bisogna capire se sarà dato il permesso a qualcuno di premere il grilletto:
"Il primo punto qualificante dell’accordo fatto in consiglio d’europa è la licenza bancaria che verrebbe attribuita all’ESM, organismo europeo sovranazionale che potrà usare una enorme leva finanziaria (come suggeriva Timothy Geithner, ministro del tesoro USA,, l’anno scorso… vi ricordate?). In pratica fatto 100 di capitale reale ciò che gli stati conferiranno all’ESM, esso potrà spendere 2000 (o 10.000?) facendosi finanziare direttamente dalla BCE."
(www.rischiocalcolato.it)

Ma vediamo quello che potrebbe accadere questa settimana.
Nell'ipotesi più ottimistica, le acque inquiete della politica europea si rasserenano e tutto va bene fino al 9 luglio quando si deciderà sui dettagli. La Cancelliera Merkel e i suoi ministri si rassegnano, fanno dichiarazioni distensive e guidano l'opinione pubblica tedesca verso un concetto di Europa più solidale. Monti in Italia si rafforza e il suo governo può continuare a riformare lo Stato fino al 2013 e forse oltre.

Ma conoscendo la situazione europea, direi che è più probabile un succedersi di avvenimenti meno rosei.
La Cancelliera Merkel potrebbe fare dichiarazioni in cui esplicita delle condizioni per l'uso del "salva spread" molto severe. In pratica rendendo quasi impossibile l'uso, o a condizioni che riducano ai minimi termini la sovranità nazionale del paese oggetto di salvataggio. Potrebbe essere costretta a farlo per ragioni di politica interna. A quel punto i mercati potrebbero passare dall'euforia al sentimento opposto. Una dichiarazione opposta o una rettifica di dichiarazioni molto pesanti e intransigenti potrebbero poi mandare in altalena i mercati. Una settimana di sali e scendi di mercati e spread.

In Italia, Monti giunge rafforzato, ma in caso l'accordo raggiunto risultasse impossibile da applicare a causa delle condizioni tedesche, le reazioni dei partiti potrebbero tornare incandescenti. E il governo ballerino. Inoltre anche l'opinione pubblica italiana, che ora è esaltata dal campionato europeo di calcio e dalla rivincita del premier in Europa, potrebbe rimanere delusa, nel caso venisse fuori che l'accordo è una fregatura. L'esodo dell'elettorato dai partiti tradizionali non verrebbe fermato, anzi l'antipolitica incrementerebbe la percentuale di consensi.

Io rimmarrei cauto fino al 9 luglio, evitando le esaltazioni ottimistiche. E anche successivamente, in quanto quel giorno potrebbe essere la Merkel a costringere Monti a trattare fino alle quattro del mattino...

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