martedì 1 luglio 2014

Renzi fregato dall'Europa



Almeno i precedenti premier andavano in Europa chi facendo i discoli e facendo finta di non capire (Berlusconi) e chi prostrandosi fino al pavimento (Monti e Letta) senza neppure un filo di vergogna. Almeno si sapeva come stavano le cose perché erano evidenti. Invece Renzi è andato in Europa con fare bellicoso:
a noi non interessano i nomi ma le politiche, noi per votare Juncker pretendiamo un allentamento dell'austerità, se non ci date flessibilità nisba...

Invece a quanto pare l'ex sindaco di Firenze sarebbe stato fregato. Gli hanno fatto blande promesse e intanto lo hanno rimandato a casa con una cambialetta da 25 miliardi in cambio di una fantomatica  e fantasma "flessibilità". Come sanno vendere la "flessibilità" in Europa sono imbattibili, neppure un Mastrota a Mediaset vende così bene i materassi...

Se ne sono accorti proprio i più "svegli", quelli di Repubblica secondo cui invece le cure amorevoli di Monti, Letta e adesso Renzi andavano sempre bene.

"per il momento non sta andando come il governo avrebbe voluto: i documenti ufficiali dicono che sul proprio specifico piano di finanza pubblica il governo non ha ottenuto la «flessibilità» che chiedeva.

La posta in gioco è quella che ha dichiarato Pier Carlo Padoan nella sua lettera alla Commissione europea del 16 aprile scorso: l’obiettivo del pareggio «strutturale », ossia scontando l’impatto della recessione da cui il Paese è appena uscito, sarebbe slittato di un anno. Padoan scrisse che l’Italia avrebbe raggiunto il pareggio nel 2016, non nel 2015 come concordato in precedenza.

Non si tratta di un dettaglio da poco, perché ne va della taglia della correzione che dovrà imporre la Legge di bilancio in arrivo ad ottobre. Con lo slittamento degli obiettivi al 2016, poteva essere meno pesante. Senza, la manovra d’autunno rischia di profilarsi invece come un’operazione da circa 25 miliardi"

(www.blitzquotidiano.it)

Una bella fegatura, che nemmeno a Napoli quando ti vendono un mattone al posto dell'autoradio hanno uno stile così elegante. Ma Renzi non aveva ottenuto una sfavillante vittoria in Europa secondo i media mainstream?

"Addirittura i leader, incluso il premier Matteo Renzi, hanno dato il loro « endorsement » (appoggio, approvazione) a un documento ufficiale che raccomanda all’Italia di fare l’opposto di ciò che aveva chiesto: il pareggio già l’anno prossimo, non nel 2016. "

Siamo andati a chiedere flessibilità e ci hanno dato ancora più austerità. A questo punto era meglio stare a casa, forse si facevano meno danni...

"Quella raccomandazione contiene una sorpresa importante, perché è più intransigente persino di quanto suggerito dalla Commissione europea. Quest’ultima aveva chiesto all’Italia il due giugno: «Nel 2015 (bisogna, ndr) rafforzare in modo significativo la strategia di bilancio per garantire le esigenze di riduzione del debito». Quel testo ora è stato inasprito e ieri i capi di Stato e di governo hanno dato il loro endorsement al più alto livello politicolegale in Europa."

Insomma il promettitore di professione è stato buggerato dalle promesse dei nord europei. Proprio fregato come un pollo qualsiasi:

"Le regole comuni fissate con il Six Pack sono molto rigide, precise e cogenti. L’Italia è stata fra i più convinti sostenitori di esse, ora vuole disattenderle? E gli altri, alla prima occasione le bypassano? Non si possono fare e disfare le norme a seconda degli accordi politici.
...
deve fare un uso attento del suo prestigio e non favorire lo scavalcamento di regole comuni che sono invece molto preziose. Mi sembra un po’ arbitrario pretendere che le riforme diano automaticamente diritto alla flessibilità"

Stendiamo un velo pietoso (l'ennesimo) sul governo italiano. Più che fare i nostri interessi, sta lavorando per potenze economiche esterne. Probabilmente sono le stesse che pagheranno la pensione (presumibilmente d'oro o di platino) a Renzi&C.

Ora però con l'arrivo della nuova stangata, il compito più gravoso sarà quello dei media:

"grazie alla Repubblica's Version (che poi viene replicata dal 90% del blocco mass-media) le colpe dell'eventuale manovrone non ricadranno su Renzuccioed anzi si potrà trasformare il tutto nell'ennesimo spottone
visto che ci narrano come Matteo le stia provando di tutte lassù a Bruxelles,
cimentandosi in eroici bracci di ferro con la Merkel
ed ottenendo una maggiore elasticità nei trattati della quale in realtà non c'è traccia
se non nei titoloni dei giornali di regime che continuano a formare la maggioranza dell'opinione pubblica (vedi il famoso 41%...) sulla base di "affascinanti fictions"...
Prima o poi però la realtà bussa alla porta...e si verificano bruschi risvegli.

Va anche detto che tra le righe, Repubblica fa passare una velata critica su Renzi
che sarebbe andato bello baldanzoso a Bruxelles
ma poi, al netto del marketing berlusco-renziano,
non solo non avrebbe ottenuto una cippa
ma sarebbe tornato con accordi persino PEGGIORATIVI..."

(www.ilgrandebluff.info)

L'italiano lo freghi fin tanto che non gli tocchi il portafoglio. Renzi si è fatto ben volere grazie alla mini restituzione di reddito con gli 80 euro mensili. Ma se poi gli italiani si accorgeranno di essere stati turlupinati (come Renzi in Europa...) e dovranno restituire gli 80 euro con gli interessi (sempre che siano sufficienti) allora cambieranno atteggiamento verso il premier. Con la velocità in cui si è gonfiato il suo consenso, altrettanto velocemente scomparirà.

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