lunedì 3 marzo 2014

Il miraggio ucraino dell'euro


Quello che accade in Ucraina visto da qua, dal sud d'Europa, appare poco chiaro. Alcune cose però ora mi paiono abbastanza chiare. Alcuni veli sulla nostra nostra ignoranza di questo lontano paese ex-sovietico si stanno squarciando. Non si tratta di una nuova Jugoslavia, da cui comunque qualche notizia di seconda mano negli anni settanta e ottanta trapelava. Si sapeva che non erano infrequenti le coltellate fra mussulmani e cristiani, o fra le varie sfumature di etnie.

Dell'Ucraina non abbiamo mai saputo nulla, tutto era per noi italiani una uniforme distesa bianca di neve dalla Bulgaria fino a Mosca. Eventuali confini disegnati in questo spazio erano linee inutili che racchiudevano un territorio immenso e disabitato.
Oggi veniamo a sapere che che ci sono ucraini residenti verso ovest che guardano con favore all'Unione Europea, alla Germania soprattutto; e che ci sono ucraini di lingua ed etnia russe che guardano con nostalgia alla Madre Russia. In Crimea c'è anche una minoranza etnica, i tartari, che pensavo fossero un'invenzione di Buzzati. Non è chiaro da che parte volgono lo sguardo quest'ultimi. Forse a sud verso la Turchia.

Comunque nel casino di Kiev di questi giorni ci sono molte ombre, molti sospetti. Dietro c'è un'evidente gara di interessi fra occidente e Russia, dove il primo maschera i suoi meschini interessi come problemi di democrazia e la seconda si sente tradita nell'orgoglio, e secondo il mio parere Putin e Yanukovich hanno molte ragioni da vendere.

"“Il presidente ucraino Viktor Yanukovich era un criminale e un truffatore, come Saddam Hussein!” ha esclamato il giornalista sullo schermo del televisore mentre mangiavo la mia zuppa al pollo e cercavo di mantenere il controllo.
Questo è avvenuto durante un programma di finanza e business su una rete televisiva pubblica polacca
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“Possedeva una grande casa ei suoi due figli erano milionari che possedevano un sacco di auto!” Ho cercato di non guardare lo schermo, ma non potevo farne a meno. Ho osservato un paio d’auto d’epoca, Ford d’anteguerra.
“Come Saddam Hussein, Gheddafi e l’ex presidente della Tunisia, Yanukovich ha prosperato mentre la nazione soffriva di estrema povertà!”
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“L’Ucraina è sull’orlo della bancarotta, il suo governo in debito e la sua gente povera, ma Yanukovich viveva nel lusso! Guardate questo lampadario!”
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Nessuna menzione del fatto che poiché i partiti di opposizione hanno violato l’accordo mediato dalla Polonia e dalla Germania deponendo illegalmente il presidente ucraino
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Mentre le immagini della casa di Yanukovich passavano sullo schermo, ho pensato all’intervista di Barbara Walters con Ronald Reagan nel suo spettacolare ranch. Ho pensato alla lucrativa carriera post-presidenziale del Presidente Clinton. Ho pensato a Tony Blair e alle fortune di Gerhard Schroeder. Ho pensato al maggiordomo elegante che ho visto in giro al Ministero della Difesa polacco mentre chiedeva se qualcuno volesse una bottiglia di acqua portata su un vassoio.
Mi sono ricordato che i leader occidentali hanno anche loro soldi e beni e non c’è bisogno di guardare lontano in Occidente per trovare la disuguaglianza nella ricchezza.
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Non potevo credere che il contenuto di questo servizio televisivo fosse stato prodotto da polacchi. Era troppo familiare, troppo ovvio, sembrava essere stato scritto per loro, uscito dal loro passato.
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Il giorno prima, avevo sentito paragonare Yanukovich a Hitler. Ora, era come Saddam Hussein e Gheddafi. Divertente, il mio cervello mi ha detto, perché a differenza di Hitler, Saddam Hussein, o Gheddafi, Yanukovich ha vinto elezioni certificate come eque dall’Unione Europea.
Prima di quell’elezione, aveva vinto le elezioni precedenti nel 2004, ma aveva accettato di tenerle di nuovo quando i suoi avversari hanno messo in discussione i risultati. Quando ha perso, si fece da parte e ha rispettato la vittoria del suo avversario. Non ricordo Hitler, Saddam Hussein, o Gheddafi comportarsi così.
Mi ricordo invece persone come Thomas Jefferson e John Adams, o Andrew Jackson, o anche Al Gore comportarsi così. Persone che, per tutte le loro differenze, hanno capito l’importanza del rispetto dello Stato di diritto e dei risultati delle elezioni libere ed eque. Ho anche ricordato che Thomas Jefferson e George Washington avevano schiavi e grandi tenute, un fatto che non ci impedisce di riconoscere in loro degli statisti.
Infatti, a differenza di Hitler e Saddam Hussein, secondo le informazioni che ho trovato nel recesso della mia memoria, datata solo due giorni prima di quest’articolo, il cattivo Yanukovich ha accettato tutte le richieste delle opposizioni; elezioni anticipate, l’amnistia, ha ribaltato la costituzione esistente a favore di quella precedente, e dopo tutto questo, l’opposizione l’ha cacciato illegalmente, e ora lui e la sua famiglia sono dei ricercati.
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Risposte da propagandisti rivoluzionari vengono alla ribalta nella mia mente: Yanukovich è un ex comunista, il suo partito era legato ai russi, tutti loro sono ex collaboratori e agenti sovietici, e il comunismo è il male.

E’ così dalla mia memoria riemergono altri fatti.
Ad esempio su come il segreto per il successo della democrazia polacca sia stato sostenere il diritto di tutte le persone, tra cui i comunisti, di partecipare alla vita politica, alla campagna per una carica politica, e di votare. Ricordi del 1993 mi balzano alla mente, solo tre anni dopo le prime elezioni libere in Polonia, quando l’ex comunista ha vinto le elezioni e gli è stato restituito il potere. Senza che ne seguì una rivoluzione, i loro avversari li combatterono con la retorica, una campagna dura, e tornarono al potere alle elezioni successive."

(www.rischiocalcolato.it)

Ultimamente in Europa c'è qualche problema nel definire il concetto di democrazia. Evidentemente confondere a livello mediatico Saddam e Gheddafy con Yanukovich  funziona solamente se si fa leva sull'ignoranza di noi europei occidentali, del tutto disinteressati alle faccende dell'Europa dell'est ex sovietica.

E' inutile nascondersi dietro un dito, in Ucraina la "rivoluzione democratica" è stata favorita da Usa ed Europa finanziando gruppi neonazisti di destra. Ma si cerca di non farlo sapere troppo in giro, visto che persino i socialisti europei (Pd in Italia) di Schultz appoggiano la "liberazione" dell'Ucraina dai cattivi russi con questi mezzi discutibili. Russi che tra l'altro nei giorni scorsi erano venuti in soccorso alle disastrate finanze ucraine con forti sconti del gas e veri aiuti. Al contrario di quanto promettono Usa ed Eu ora.

Oggi la Signora Merkel promette aiutini patetici in cambio di tremende riforme. Ma l'euro e l'Europa purtroppo, sono un miraggio che gli ucraini a favore dell'Ue pagheranno a caro prezzo. Perché è sicuramente vero che molti ucraini guardano verso l'Ue con speranza, e soprattutto vedono e sperano nel successo tedesco. Purtroppo per loro, come noi siamo ignoranti sulle cose ucraine, loro lo sono sulle faccende dei paesi periferici del sud Europa. Non sanno che probabilmente saranno i prossimi periferici che andranno ad ingrossare l'acronimo Piigs (ma andrebbe ormai aggiunta anche la "F" di Francia) o ben che vada saranno assunti con paghe da miseria in fabbriche occidentali in fase di delocalizzazione.

"... si da il caso che i potenti mezzi di Rischio Calcolato abbiano proprio contattato un mitica ex-badante Ucraina ora spostata con un Italiano per fargli la domanda più facile del mondo?

RC: Che succede in Ucraina?

Olga: (mitica ex-badante Ucraina): i miei concittadini e la mia famiglia vogliono un futuro come quello dei Polacchi e degli altri cittadini dell’est che sono entrati in Europa

E ci voleva tanto?

Si può immaginare che se avessi intervistato una bandate Ucraina Russofona (che pulisce la merda dal culo di vecchi Russi) mi avrebbe risposto più o meno nella stessa maniera sostituendo Europa con Russia.

Quindi cari ragazzi, non dico che in Ucraina stia succedendo qualcosa di semplice, di facile da capire e che non abbia una miriade di interessi più o meno nascosti con annessi complottoni.

Però… fatevene una ragione, in piazza a Kiev c’è gente che ne ha le palle piene dell’Ucraina Sovrana con la sua cazzo di Valuta Sovrana e che vuole un Ucraina Europea con una valuta Stabile.

Possiamo discutere se e quando gli Ucraini avranno di che pentirsene ma perfavore basta stronzate: Vogliono l’Europa e vogliono l’Euro è una questione di confronti con i vicini di casa tutto qui.

E…. Olga mi ha confessato che agli Ucraini dei problemi Italiani, Greci etc etc. non frega nulla, loro vedono la Germania e la Polonia il che come termine di paragone non è esattemnete malaccio?"

(www.rischiocalcolato.it)

Questo è il problema. Ad Olga dei problemi italiani, greci, spagnoli ecc. non importa nulla, e invece dovrebbe importargliene. Perché la Polonia oggi ha un mini boom non avendo l'euro, ma è un luogo dove chi ha l'euro viene a produrre a basso costo. Ma non durerà in eterno. Quando si scoprirà che in Ucraina c'è chi si accontenta di salari più bassi le stesse fabbriche si trasferiranno li. Allora anche i polacchi cominceranno a maledire l'Unione Europea. E gli Ucraini potranno cominciare a vedere in Polonia il loro futuro se arriverà sulla scena un altro paese ancora più "straccione" dell'Ucraina.

E' inutile avere una moneta forte o una moneta agganciata a una forte se poi non sei in grado di guadagnarla. Questo sistema che impone austerità ai ricchi occidentali e che rincorre al ribasso i costi di produzione tagliando gli stipendi non può stare in piedi a lungo. Invece di generare sempre nuova domanda, si genera sempre più recessione. E' una guerra fra poveri in cui ci si strappa croste di pane dalla bocca. l'annessione dell'Ucraina all'Ue non contribuirà ad allargare il mercato europeo, ma solo ad incrementare i problemi già molto seri dell'Ue.


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