giovedì 29 maggio 2014

Il governo diminuirà debito e tasse


Ebbene si, confermo le parole del titolo, a cui bisogna però aggiungere: solo sulla carta.
Riguardo a Renzi, nel post precedente scrivevo che "ora il fiscal compact è tutto sulle spalle del suo governo. Hai voglia a dire che in fondo costerà solo 7 miliardi perché c'è l'inflazione al 2% e la crescita all'1%. Non c'è proprio nulla di tutto questo e il conto sale ai fatidici 40-50 miliardi all'anno."

E invece no, la frase precedente forse è tutta da cancellare. Renzi è il premier più fortunato d'Italia, e non dico questo perché prendere il 40% dei voti sia questione di fortuna (di cui circa 15% sono del brand Renzi, visto che il Pd ante-Renzi era al 25%). Ma perché giunge al governo proprio nel momento in cui gli "inventori" del fiscal compact si sono resi conto di aver fatto una mega "minchiata" per dirla in modo tecnico.

Pertanto sono dovuti correre ai ripari ed inventarsi un'ulteriore "minchiata" per uscire fuori dalla prima.

"La crisi, che si protrae ormai dal 2008, ha determinato l'esplosione dei debiti sovrani pressoché in quasi tutti i Paesi dell'eurozona. Molti Stati, tra cui l'Italia, sono in uno stato di conclamata bancarotta. Tuttavia, grazie all'azione delle banche centrali, vengono mantenuti appositamente in una vita apparente, per più tempo possibile, al solo fine di rimborsare i creditori grazie ad azioni di esproprio perpetrate verso chi ha avuto l'arguzia e la capacità di accumulare qualche risparmio o qualche forma di benessere. La maggior parte dei debiti sovrani, nel contesto attuale, sono difficilmente ripagabili e quindi, convenzionalmente, al fine di produrre un apparente miglioramento dei conti pubblici nazionali, si è stabilito di diluirli misurandoli in rapporto al Pil dei singoli paesi, drogando appositamente questo parametro che verrà influenzato anche dalle attività criminali incluse nel calcolo."
(www.wallstreetitalia.com)

Com'è brutta la realtà, si saranno detti i tecnocrati euro-teutonici, convinti in precedenza di aver pensato una genialata. Ma la verità è che l'austerità di fatto deprime le economie e quindi rende inapplicabile qualsiasi norma per ridurre i debiti. Ma dato che nel caso del debito pubblico i tecnocrati hanno pensato bene non di considerarlo in termini assoluti (i nostri 2.100 miliardi circa), ma in rapporto al Pil (cioè 2.100/1.550 = 135% circa), hanno trovato una scappatoia. Quindi per ridurre il debito secondo il fiscal compact, non è necessario ridurre il debito. Basta aumentare il Pil. Il problema però è che chi governa le nostre economie vuole la botte piena e la moglie ubriaca, l'austerità e nello stesso tempo la crescita. La crescita è impossibile, il Pil rimane quello che è, anzi a volte si riduce.

Ecco che allora per salvare le apparenze propongono la seconda stratosferica "minchiata" per rimediare alla prima di nome fiscal compact. E la seconda pensata recita così: facciamo finta che il Pil sia diverso e più alto.

"Tutti i Paesi Ue, compresa l'Italia, inseriranno ''una stima nei conti (e quindi nel Pil)'' delle attività illegali, come ''traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)''. La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat. "
(www.wallstreetitalia.com)
Non solo, anche alcune voci che solitamente stavano nella colonna dei negativi, passano magicamente nella colonna dei positi. Come ad esempio le spese dello Stato per investimenti, per ricerca ed anche per l'acquisto di armamenti. Ce ne fossero di F35... ci aiuterebbero a pagare il fiscal compact (vedi anche: "Più Pil(u) per tutti").

Grazie alla mafia, alla camorra e tutte le altre andrine, avremo finalmente la nostra meritata crescita. Quella che doveva esserci secondo i calcoli ideologici degli euro-tecnocrati, alla fine è arrivata. Se per esempio le mafie italiane fatturassero 100 miliardi all'anno, si avrebbe 2.100/1.650 = 127% di rapporto debito/Pil. Come d'incanto il debito calerebbe senza muoversi... e per il 2015-16 il fiscal compact è già pagato. Poi si vedrà, qualcuno inventerà qualche altra trovata geniale.

Bravo Renzi, facendo nulla ha fatto un ottimo lavoro. E per completare la spiegazione del titolo del post, caleranno anche le tasse per lo stesso machiavellico meccanismo. Se su 1.550 miliardi di euro di Pil vengono pagati 800 miliardi di tasse, la pressione fiscale è quasi al 52%. Ma su 1.600 miliardi le nostre tasse di 800 miliardi incidono circa del 49%. Certo noi continueremo a pagare sempre tasse alte, ma intanto il governo avrà ridotto il carico fiscale di 3 punti...

"Al netto del fatto che questo non produrrà nessun gettito aggiuntivo per le casse dello stato, considerato anche che l'incidenza del peso fiscale viene misurata in rapporto al PIL, c'è da scommettere che i soloni al governo che occupano l'indecente dibattito politico che ritualmente va in onda, avranno anche il coraggio di dire che le tasse saranno diminuite grazie alla loro azione di governo, omettendo di dire all'opinione pubblica (che abbocca) come stanno realmente le cose. Senza poi dimenticare che i governi, messi alle strette dalla necessità di diminuire il rapporto debito/Pil, verosimilmente, saranno sempre più tolleranti verso quelle attività criminali considerate nel calcolo della performance economica, poiché produrranno Pil aggiuntivo e quindi contribuiranno a diminuire l'incidenza del debito in rapporto alla "ricchezza" prodotta, migliorando, solo apparentemente, i conti pubblici.
Questa è l'Europa che gli italiani hanno votato lo scorso 25 maggio e questa è l'Europa che avranno per i loro figli."

(www.wallstreetitalia.com)

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