sabato 3 maggio 2014

La finanza è un altro mondo


Sono due o tre anni che molti esperti si aspettano crolli di borsa, crisi epocali, cadute dei valori di qualsiasi genere del 30%, distruzione ulteriore di ricchezze e lavoro, ma finora la crisi si comporta in modo strisciante. Si è mangiata il ceto medio e molta ricchezza diffusa nel welfare, ma le borse brindano a champagne ogni giorno.

Il mondo della finanza vive ormai in un'altra dimensione, separato del resto dell'economia. Anche ieri volavano cigni neri pericolosissimi su tutto il mondo, eppure le borse sembrano ignorare qualsiasi cosa. Probabilmente questa crisi dovrà essere analizzata con lenti d'ingrandimento diverse da quelle consuete. Il mondo della finanza sembra essere un sistema che si alimenta da se, è diventato autonomo e non necessita più del sistema economico tradizionale. Che infatti sembra ormai abbandonato al suo destino: se sopravvive bene, se si estingue pazienza, nessuno sembra più interessato ad investire in produzioni industriali tranne che nei paesi emergenti, Cina in testa.

Intanto i cigni neri volano sulle nostre teste in circolo come avvoltoi.

Il primo riguarda la ex prima potenza economica mondiale, che deve fare i conti con un situazione economica che ormai rasenta la recessione. Bisogna ricordare che gli Usa adottano già il nuovo sistema di calcolo del Pil, e che se lo stesso fosse applicato all'Italia, anche noi potremmo fregiarci di una crescita dell'1%.

"Grazie a Calculatedrisk possiamo osservare come lo scorso anno, partendo da una previsione a dicembre del 2012 di una crescita tra il 2,5 e il 3 % siamo scesi a marzo al massimo di un 2,8 % per poi arrivare a dicembre al 2,3 % e concludere con la realtà di una crescita del 1,9 %.
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La sostanza in fondo è tutta qua…

(ANSA) – ROMA, 30 APR – L’economia americana nel primo trimestre è cresciuta solo dello 0,1%. Lo comunica il Dipartimento del Commercio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che, pur stimando un rallentamento della crescita alla luce dell’inverno rigido, avevano previsto una frenata al +1,2%. Il quarto trimestre si era chiuso con un Pil in crescita del 2,6%.
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Guardate il collasso delle esportazioni e non dimenticate che il dollaro non è mai stato cosi debole da anni! Questo significa semplicemente che il resto del mondo è fermo, immobile, stagnante.

Inoltre se gli investimenti residenziali e non, ovvero l’immobiliare ma non solo non ripartono in fretta, la crisi ritorna in un istante, non dico recessione, perchè gli americani dalla recessione non ci sono mai usciti.
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Inoltre ieri è uscito il dato relativo alla spesa per costruzioni …
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…il più basso livello di investimenti pubblici nel settore immobiliare dal lontano 2006!!!

Dinamica che ha già fatto rivedere al ribasso la lettura del PIL di mercoledi da un miserabile 0,1 % ad un meno 0.4 % di Deutsche Bank sino al meno 0,2 % di Goldman Sachs!

Non so se riuscite a comprendere la portata di una simile debacle per l’economia americana, ma non c’è fretta la verità è figlia del tempo. Ci sarò un rimbalzo ma non sarà come loro se lo aspettano, i miei dati sussurrano che la ripresa sarà moderata."

(icebergfinanza.finanza.com)

Intanto saltano i tappi dello spumante per il dato occupazione:

"La ripresa americana c'è e si fa sentire. L'economia a stelle e strisce batte tutte le aspettative e riesce a creare 288mila posti di lavoro nel mese di aprile, durante il quale il tasso di disoccupazione cala al 6,3%. L'annuncio del Dipartimento del Lavoro di Washington supera ogni previsione: gli analisti avevano indicato probabile un tasso del 6,6%, mentre i nuovi occupati (con l'esclusione del settore agricolo) erano attesi in area 210-220mila unità."
(www.repubblica.it)

La stessa notizia è stata data anche in tv sul tgcom di mediaset. Nulla di strano direte, invece si, perché mentre i giornalisti gioivano per il dato occupazione Usa con nonchalance l'inviata da New York dichiarava che il dato è stato ottenuto non conteggiando 800.000 persone uscite dal mondo del lavoro... In studio il giornalista chiudeva il collegamento "bene, dopo quest'ottima notizia...". E' un mondo di pazzi. Ottima notizia? 800.000 meno 288.000 a casa mia significa che si sono persi circa 500.000 posti, equivalenti quasi agli abitanti di Genova! Inutile tener conto delle statistiche sul lavoro degli americani, sono ottenute con interviste e spesso sono taroccate. In questo caso il tarocco è addirittura assurdo.

Gli Stati Uniti, malgrado 3.000 miliardi di dollari di Quantitative easing della Fed, soldi a gratis stampati per sostenere i titoli di Stato e per finanziare l'econ... ops! la finanza, stanno raggiungendo la disgraziata Europa verso i suoi record più negativi.
Su deficit pubblico e debito pubblico gli Usa non hanno nulla da insegnarci, su debito privato forse dovrebbero imparare qualcosa dagli europei, ma ormai pare che anche il sogno americano si stia spegnendo. Non ho trovato dati al riguardo ma ricordo di aver letto che ormai anche negli Usa le opportunità di lavoro dipendono dalla situazione famigliare. Cioè la stessa malattia che affligge per esempio l'Italia, dove i figli di avvocati fanno gli avvocati e i figli degli operai fanno i disoccupati o i sottoccupati...

L'altro cigno nero, che scende sempre più di quota e si avvicina di giorno in giorno anche fisicamente all'Italia, è la nuova guerra civile che sta covando al centro dell'Europa.

"Battaglia in Ucraina: 20 elicotteri su Slavyansk, 3 abbattuti dai filorussi. Putin: è criminale, sfumano accordi di Ginevra
Venti elicotteri dell'esercito ucraino sorvolano Slavyansk, città dell'Est Ucraina, tre sono abbattuti dalle
milizie filorusse che vogliono ricongiungersi a Mosca. Sono le scene di guerra che seguono alla decisione
del governo di Kiev di lanciare «un attacco su larga scala» su Slavyansk, una delle città dell'est
controllate dai miliziani filorussi: le prime notizie arrivano da un portavoce dei ribelli, poco dopo che
testimoni hanno riferito di esplosioni e sparatorie alla periferia della città, sorvolata da un elicottero
militare di Kiev.

Per Vladimir Putin - è la nota del Cremlino - il raid avviato nell'Est dell'Ucraina è un «atto criminale»
che distrugge gli accordi di Ginevra.
...
cinque navi della Nato sono arrivate in Lituania: lo ha
reso noto Juozas Olekas, ministro della Difesa dell'ex Repubblica sovietica sul Mar Baltico.
...
Il ministero della
Difesa dell'Ucraina aveva riferito poco prima che sono stati abbattuti 2 elicotteri Mi-24 delle forze
armate ucraine «con un sistema portatile di difesa aerea missilistica» durante l'operazione militare
lanciata contro la roccaforte filorussa questa notte. «C'è una vera e propria battaglia in corso, ci sono
piloti morti e feriti», ha scritto sul suo Facebook il ministro dell'Interno facente funzioni Arsen Avakov,
secondo il quale, «l'operazione procede secondo i piani»"

(www.ilsole24ore.com)
Che succederà ora ai rifornimenti di gas all'Europa, e soprattutto alla Germania? La cancelliera Merkel avrà il coraggio di seguire Obama sulla strada delle sanzioni dure contro Mosca? Io penso che gli europei faranno quanto sanno fare meglio in questi frangenti, girare la testa dall'altra parte e fare finta che l'Ucraina non sia mai esistita. Si lasceranno Putin e Obama scornarsi fra loro, sperando che nella zuffa non si abbia da prendere qualche cazzotto per errore. Difficilmente la Germania potrà scagliarsi contro la Russia, visti i legami oligarchici ed economici stretti con i potenti del gas russo. I russi sono stati geniali e lungimiranti stringendo patti economici d'acciaio con l'Europa, Italia compresa.

Ed infatti dalle prime notizie che filtrano pare che la cancelliera Merkel si è detta d'accordo con Obama sulle sanzioni... ma solo dopo le libere elezioni che si terranno in Ucraina e non sul gas. E' il teatro dell'assurdo. Vorrei vedere di questo passo che elezioni si faranno sotto le cannonate della guerra civile. E poi  quella clausola "non sul gas" dice tutto sulle reali intenzioni tedesche ed europee. Germania e Olanda hanno la più grande dipendenza dal gas russo, poi ci siamo noi. Per non parlare della Polonia dove ci sono le fabbriche cacciavite della Germania (e della Fiat) che ha una dipendenza dalla Russia al 99%...
Per quanto gli americani tentino di tirare fuori le antiche diatribe da guerra fredda, per gli europei considerare i russi (europei anche loro) dei nemici viscerali, viene alquanto difficile. Non sono più percepiti così ormai da anni. Sono sempre visti con un po' di sospetto, questo si, ma non come nemici.
Ma per il mondo della finanza tutto questo non importa, e malgrado il tapering in Usa, che ha tagliato la stampa di dollari da 45 miliardi al mese a 10, la finanza Usa e mondiale continua a scommettere su se stessa ed ignorare i segnali negativi provenienti dal mondo reale. Tra una ascesa e l'altra degli indici azionari, c'è effettivamente qualche periodo di ripensamento e qualche discesina, ma poi superati i momenti emotivamente più difficili, tornano tutti ad investire e far salire i prezzi in borsa. Si fermerà questo andazzo senza senso? Non che voglia a tutti i costi un acuirsi della crisi, ma è assurdo che in un periodo così problematico i già ricchissimi continuino ad arricchirsi e i poveri ad essere sempre più poveri. La fine della crisi passa anche da una redistribuzione delle risorse e dalla fine di questo mondo finanziarizzato (in malo modo).
Difficile per ora capire quale potrebbe essere un vero cigno nero tale da spaventare le borse... forse hanno ragione i millenaristi. L'unica cosa che potrebbe far crollare le borse è un asteroide direttamente su Wall Street.

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