martedì 27 maggio 2014

Sondaggi mai così sbagliati

(clicca l'immagine per ingrandire)

Devo pensare che Renzi sia veramente un fenomeno travolgente, se nessuno dei sondaggisti aveva previsto una vittoria del Pd di queste proporzioni. Il Pd era in testa nella maggioranza dei sondaggi, ma in alcuni pareva ci fosse un testa a testa con il M5s.

Un tempo si diceva che gli elettori contattati dai sondaggisti si vergognavano di confessare di votare Berlusconi, ed ancora prima nessuno dichiarava di votare Dc, ma era sempre il primo partito. Oggi pare impossibile che lo stesso fenomeno contamini la sinistra, ma a quanto pare molti si vergognano di confessare la propria infatuazione per Renzi. Non c'è altra spiegazione per giustificare un errore così evidente.

Lo stesso F. Masia, il sondaggista Emg "del lunedì" di Mentana, ieri sera al primo exit pool aveva il volto di chi capiva che si stava giocando la carriera. Si vedeva bene che nemmeno lui credeva a quel che leggeva, numeri che contraddicevano anche tutti i suoi sondaggi settimanali nel telegiornale de La7.

Tutte le cose che si dicevano prima sui sondaggi, diventano all'improvviso carta straccia. Per esempio si diceva che il Pd era sempre un po' sopravvalutato nei sondaggi. Niente di più sbagliato: Renzi stravolge questa regola in modo eclatante. Il Pd è stato invece sottovalutato anche di 10 punti dai sondaggi preelettorali! Anche quelli delle "corse clandestine" (sondaggi pubblicati nel periodo di "buio" tra il 9 maggio e le elezioni) che ho riportato nel grafico superiore (prendendo il dato condensato di Funnyking per semplicità) non si sono avvicinati minimamente. E questo dato di errore stravolge anche l'idea che i sondaggi possano contenere un massimo del 4% di errore: si tratta di errori molto più macroscopici.


Quindi se non è vero che il Pd è solitamente sovrastimato, non è vero nemmeno che il Movimento 5 stelle era sottostimato come al solito. Il grafico a inizio post, che avevo pubblicato a ridosso del 9 maggio, mostrava un trend in crescita che lo orientava sopra il 25%. Le "corse clandestine" poi avevano portato Igor Brick a rasentare il 30%!
Invece no, il M5s è stato sovrastimato di 5 punti se non 10!

Anche Forza Italia è stata sovrastimata, mentre la regola diceva che di solito veniva sottostimata di pochi punti. Anche se poi il trend effettivamente indicava un andamento in calo. Qui il dato probabilmente è stato sovrastimato di pochi punti, ma è stato pur sempre cannato in pieno.

Anche il dato complessivo delle due ex coalizioni maggiori (per quanto non si sa se esistano ancora come nel 2013), è stato sbagliato di pochi punti, ma sommandosi l'errore ha dato una percezione notevolmente sbagliata. Secondo sondaggi e andamenti i due schieramenti dovevano essere staccati di circa 5 punti, nella realtà sono invece circa 15 a vantaggio del centro sinistra!
Dalla posizione delle frecce sul grafico si evince anche una caratteristica dirimente fra le due coalizioni, che indica lo strapotere renziano di questo momento: la coalizione di centro sinistra è al 90% composta dal Pd, credo non sia mai successo prima; la coalizione di centro destra è frastagliata come il vecchio Ulivo, Forza Italia rappresenta circa solo il 50% della coalizione.

L'unico partito su cui stranamente i sondaggisti mediamente ci hanno azzeccato è la Lega Nord di Salvini. Infatti ha raggiunto l'obiettivo che più o meno indicava il trend in crescita costante, anche se lieve.

Per quanto riguarda i partiti minori non tutti i sondaggisti ci hanno visto giusto. Si può dire che questa volta la forza della lista Tsipras è stata centrata abbastanza nei sondaggi, al contrario di quanto avvenne con Ingroia. Mentre sul Nuovo Centro Destra si sparavano numeri a caso, forse qualcuno prometteva anche il 6-7%. Anche Fratelli d'Italia era stato illuso da alcuni di superare la soglia del 4%. Invece a Scelta Europea pochissimi avevano dato qualche chance, ma comunque anche quel 2% da molto attribuitogli era stato eccessivo. 

Da oggi i sondaggi avranno ancora meno valore, se già ne avevano poco prima. Anche quelle piccole regole che ci si dava nella lettura delle cifre, sono saltate. Anche l'andamento dei trend che era stato chiaro nelle elezioni del 2013, questa volta non ha funzionato: quello del M5s era in salita vistosa, invece non c'e stata nessuna crescita di questo partito, anzi una caduta dei consensi; il trend del Pd dava indicazioni di crescita, ma non così tanta e comunque non era così chiaro; il trend di forza italia dava discesa nei consensi, ma molto più contenuta. Solo il trend della Lega come si può osservare era giusto.

I sondaggisti dovranno fare autocritica e trovare nuovi sistemi per scoprire l'orientamento dell'elettorato. Evidentemente quelli vecchi non funzionano più. Ed ogni nuova elezione, i sondaggi si presentano sempre più sbagliati. Forse è anche colpa degli italiani? Forse cambiano idea ogni settimana o ogni giorno? I partiti non hanno più "zoccolo duro" come un tempo?

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