giovedì 30 ottobre 2014

Il regime neofascista è servito



Manca solo l'ufficializzazione del Partito della Nazione per ora solo Pd, la "N" è stata prenotata sulla Ruota della Fortuna renziana. Ma di fatto il partito autoritario c'è già.

"“Landini: Il Governo chieda scusa gli agenti hanno caricato i lavoratori, basta con gli slogan del cazzo di questo Governo. Altro che Leopolde”. Boomerang mediatico per Renzi. Si torna ai tempi di Scelba?
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Il clima già teso di un autunno caldo appena incendiato dallo scontro Camusso Picierno e sulle dichiarazioni di Serra per la limitazione del diritto di sciopero deflagra all’interno della sinistra il caso manganella corte, manganella Landini

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i fatti accaduti ieri assumono una gravità di prima grandezza e frantumano in due minuti ingentissimi investimenti di immagine per il governo, con un vero e proprio boomerang che neppure gli organi di stampa mainstream possono ignorare. Tutte le prime pagine dei quotidiani aprono oggi con questa notizia e Alfano dovrà rispondere ai due rami del parlamento già oggi
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Se questa rabbia non lasciate neanche più sfogare nell’aria aperta delle piazze andrete ad alimentare i ben più pericolosi sotterranei filoni di insoddisfazione coltura prima di ben più violente azioni che ci riporterebbero agli anni 70 (come peraltro sta succedendo nella realtà in altri campi: regresso industriale, riflusso nelel campagne, rivendicazioni sindacali sempre più numerose, centinaia di vertenze aperte, impoverimento della popolazione, incapacità colpevole dello Stato di comprendere la gravità (e complessità)  della situazione e di porvi rimedio"
(www.rischiocalcolato.it)

Così ad occhio, con le manganellate ed i lacrimogeni, Landini sta accumulando anche un discreto seguito elettorale. Potrebbe coagularsi attorno a Landini un nuovo soggetto di sinistra che metta assieme Sel, pezzi di Pd deluso da Renzi, rifondazioni e arcobaleni vari, e un vasto settore di elettorato che non ha più referenti politici?

Non so, ma una cosa del genere sarebbe veleno per il sogno di egemonia di Renzi illuso dal suo 40%. Che poi se molti più italiani andassere a votare, come nelle politiche precedenti, quel 40% sarebbe molto meno (circa 30% come ho dimostrato qui). In presenza poi di un soggetto a sinistra manganellato dalla celere, manco fosse risorto Scelba, il 40% renziano non sarebbe nemmeno più 30%, ma andrebbe verso il 25-20%.

Ma per ora il Partito della Nazione impera senza essere contrastato da alcuno. I suoi messaggi squinternati, come quello di una manovra che taglia 18 miliardi di tasse, sono sparati dalle tv senza nessun vero contrappunto. Per quanto un Brunetta o un Fassina urlino contro la menzogna, non sono creduti, e i conduttori dei talk televisivi si dimostrano accondiscendenti e sdraiati di fronte alle palesi truffe del governo. Forse bugie anche peggiori di quelle di Berlusconi, che poteva ancora permettersi di mentire in un periodo relativamente florido. Ma ora mentire spudoratamente agli italiani mentre questi affogano nella crisi è palesemente criminale. Una situazione che ricorda le bugie del Minculpop mussoliniano.

"Le parole di Marchionne sull’ascesa di Renzi prima nel Pd, grazie a una valanga di soldi giunti in busta paga al guappo di Rignano  e poi a Palazzo Chigi –  “lo abbiamo messo lì” – ritrovano tutto il loro senso dopo il pestaggio di ieri degli operai della Ast di Terni
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si trattava di una manifestazione degli operai della Ast di Terni contro i 500 licenziamenti previsti dall’azienda
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In secondo luogo la Ast è un’azienda del gruppo ThyssenKrupp, quella della strage di Torino, il cui gauleiter, alias amministratore delegato, fu applaudito a scena aperta nella tana degli sciacalli, ossia in un assemblea di Confindustria.
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Infine alla manifestazione erano presenti in prima fila  alcuni leader sindacali tra cui Landini
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Questi tre elementi acquistano l’evidenza cristallina del messaggio trasversale proprio perché le cariche sono state del tutto gratuite
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E’ un circolo vizioso, un’ altra miccia accesa contro la democrazia. Ma i fatti di ieri, le dichiarazioni della fascistella senza testa  Cocorito Picierno, i giuramenti di stare a tutti i costi col governo, la stessa chiarezza del pizzino mandato al Paese, ci dicono che non c’è nulla da attendersi dal Pd che è ormai un coacervo di interessi personali , di istanze della destra più pura e nel migliore dei casi non riesce ad esprime che muffosi tatticismi. La scissione l’hanno fatta, ma col Paese."
(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Il rilancio del pokerista di Rignano sull'Arno è sempre più pericoloso per se stesso, ma per il paese soprattutto. C'è da preoccuparsi del pressapochismo del bullo della ribollita e del suo clan leopoldesco. Nemmeno i berluscones usciti dalle aziende Mediaset erano così impreparati e cialtroni. I renziani non hanno nemmeno un minimo di capacità di mediazione politica. Anche i sassi sanno che i sindacati vanno blanditi e non presi a manganellate. Almeno bisogna fare finta di trattare e concedergli qualcosa. Dire come ha fatto Renzi che il governo non è un'azienda e non tratta con i sindacati, è un suicidio politico in Italia. Soprattutto a sinistra. Nemmeno il nano di Arcore si sarebbe permesso una dichiarazione simile.

Ma Renzi è spacciato ormai, si è fatto troppi nemici in casa e fuori. L'unico che lo sostiene veramente è Berlusconi. Ma è un'alleato problematico, non perché condannato, ma perché se fiuta puzza di bruciato cambia idea in un millisecondo... Inoltre il suo problema principale è la legge di stabilità e la crisi. Una legge finanziaria che analisi dopo analisi denunciano tutti i suoi limiti, e difficilmente porterà crescita o altri benefici. Gli italiani un po' alla volta non crederanno più ai continui annunci di Renzi, e la sua stella si spegnerà. Anche se presumo ci vorrà molto più tempo di quel che immaginavo, perché sono ancora molti gli italiani che ripongono qualche speranza in lui. Ma succederà, l'Italia si stuferà degli slogan e delle stupidaggini della Leopolda.

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