giovedì 12 giugno 2014

Il mondo della stampante magica


Non è quella in 3d che propaganda Grillo. E' la magica stampante dei soldi. Quella che secondo la teoria MMT propagandata da Barnard può risolvere ogni problema. La teoria MMT dice in breve che se lo Stato ha necessità di realizzare un servizio o un'opera pubblica, prima di vessare i cittadini con tasse deprimenti l'economia, può stampare tutto il denaro di cui necessita. In alcune epoche storiche questo è ciò che è avvenuto realmente, soprattutto a ridosso dei grandi conflitti che hanno implicato enormi sforzi di riarmo per le nazioni. Così fecero sia la Germania nazista che gli Usa nella seconda guerra mondiale.

Ma al di la di questi casi eccezionali, la cosa non è quasi mai avvenuta. Fino ad oggi. Infatti da oggi si entra nel magico mondo della stampante di soldi. I primi a provarci sono Giappone e Usa. Vedremo se l'esperimento avrà successo, o se le rispettive monete crolleranno sotto un'inflazione catastrofica tipo Repubblica di Weimar.

"Speciale Giappone: Il Mercato dei Titoli di Statio Giapponesi NON ESISTE PIU’
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Tutto il mercato del debito pubblico di una nazione è al 100% comprato dalla banca centrale.
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Di fatto in Giappone stiamo assistendo al buyback di tutto i debito pubblico e alla sua trasformazione in Yen. Il può anche sembrare una buona cosa, l’uvo di colombo, e immagino che qualche bimbominkia della MMT stia già esultando.

Peccato che alla fine quegli Yen da qualche parte andranno, ed è solo questione di tempo prima che finisca in massa su beni reali oppure trasformati di altre valute (e in parte sta accadendo) rendendo il cambio incontrollabile.
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Ooops nessuno scambio:




Ah si giusto, l’economia giapponese è in forte ripresa e il PIL sale a mantetta….. (il settore dei servizi in un paese di vecchietti conta quanto e più di quello industriale."
(www.rischiocalcolato.it)



E negli Usa si procede verso la stessa strada:

"C'è un segnale sui Treasury USA, specie quelli a 5 anni, che per la cronaca rendono 1,7% con inflazione ufficiale sul 2,3%, ma quella calcolata online dal MIT ora diverge e indica un 3%. Di solito il calcolo che fa il MIT converge con quello ufficiale ma ora stanno divergendo. 
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Il primo grafico mostra che il trend sui rendimenti del Treasury sembra ora venire rotto, il secondo che l'inflazione sta accellerando, come nota Bullard e il terzo che gli investitori non comprano più bonds USA da due anni
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Come si vede dal terzo grafico sotto gli acquisti di titoli di stato USA da parte di esteri sono crollati da 700 mld nel 2008-2009 quando finanziavano loro l'intero deficit in pratica a soli 100 mld nell'ultimo anno. Ma con il QE la FED si è messa a comprarli lei quasi tutti, cioè a finanziare lei i deficit dello stato con moneta, per cui nel 2013 non c'era problema. A tassi di interesse intorno all'1,5% per un bond a cinque anni con inflazione al 2,5% circa ovviamente era difficile trovare dei compratori "naturali" sul mercato...

Da dicembre la FED sta però riducendo come si sa ora gli acquisti e da 85 mld al mese (di cui solo 45 mld treasury e il resto bond ipotecari) si è scesi a 45 mld e questo mese, il 16 giugno la FERD scenderà a 35 mld di cui solo 20 mld Treasury. Se continua antro agosto la FED non comprerà più Treasury e quindi ci può essere un problema a finanziare i deficit di 500 mld l'anno (che vengono a circa 45 mld al mese). Cioè fino ad un anno fa era perfetto: il deficit pubblico USA = 500 mld e gli acquisti della FED con il QE di 500 mld... Ora cosa succede ?"

(www.cobraf.com)





Succede che entra in azione la stampante magica anche negli Usa. Poi bisognerà osservare a ciò che succede a dollaro e yen. Il dollaro oltretutto è sottoposto a tensioni internazionali che tendono a marginalizzarlo (Russia e Cina) e quindi a svalutarlo.

L'unica certezza è che la Bce non ha nessuna intenzione di acquistare stampanti magiche. E per assurdo questo potrebbe essere anche un problema. Potremmo ritrovarci con un cambio euro/dollaro a 10 ed euro/yen a 1.000. Poi nemmeno i tedeschi riuscirebbero più ad esportare un singolo bullone...

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