lunedì 16 giugno 2014

Super Renzi


Non mi piace, ma capisco la situazione. Agli italiani, come a tutti, piacciono i vincenti. E in questo momento Renzi che lo si voglia o meno lo è. Si può continuare a dire che le sue politiche economiche sono sbagliate tanto quelle di Monti, si può anche continuare a dire che i suoi metodi sono spicci, autoritari ed anti democratici. Ma agli italiani questo piace. In fondo il fascismo non è un incidente storico, ma un sentimento profondo e radicato nell'animo degli italiani. Sempre pronti a risolvere le questioni con sistemi ai limiti del ridicolo e passando per scorciatoie che alla fine si dimostrano dannose. Anche Renzi con le sue frasi di facile presa nei bar sport d'Italia, è uno che a parole ha già fatto milleuna riforme...

Mussolini si faceva costruire fondali propagandistici in cartapesta, Renzi come già Berlusconi, li costruisce solo verbalmente con l'aiuto del megafono mediatico. Ma la sostanza non cambia.

Renzi non ha fatto niente, e quel che è peggio non corregge la rotta impostata per noi dalla Germania. Che le sue politiche economiche sono sbagliate come quelle di Monti e Letta, ce lo conferma lo stesso Monti:

"Scolpitevi nel marmo questa frase pronunciata da Monti qualche giorno fa al TG3 ...e poi appendetevela davanti al water...
"Renzi rappresenta la fusione tra Merkel e Hollande e realizzerà l'agenda Monti..."
Mi sorge spontanea la domanda: ma il 41% avrà capito che ha votato per QUESTO?..."

(www.ilgrandebluff.info)

Anche no. Comunque non importa, non importa nemmeno che non sia il 41%, ma un 23% effettivo escludendo chi non ha votato. I media mainstream stanno facendo il loro lavoro, e Renzi sbuca da qualsiasi telegiornale come un tempo il Duce dal balcone, e ogni sera ci benedice con una sua frasetta da cioccolatini.

Lo spread è sceso, ma anche se il governo non c'entra nulla, hai voglia a convincere milioni di militanti Pd e non solo, che è solo un problema di flussi finanziari, esattamente come lo fu nel 2011 con la caduta di Berlusconi. E se mai l'Italia dovesse proseguire vincente ai mondiali, il premier si intesterebbe anche i meriti di Prandelli...

Renzi conquista tutti. Ha cominciato dal suo partito, dove era considerato un intruso ed ora costringe i dissidenti all'allontanamento dai posti chiave (vedi Mineo). Ha conquistato il governo in poco tempo ed altrettanto in poco tempo ha conquistato il cuore di Berlusconi. Fino a rubargli senza pietà parte dell'elettorato senza che il vecchio Caimano dell'opposizione se ne lamentasse più di tanto. Una situazione paradossale. Ora conquista in parte anche l'ultima irriducibile opposizione (per me un errore di quest'ultima):
"... Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato. " (Legge elettorale: Renzi, batti un colpo - www.beppegrillo.it). Renzi prende tutto, malgrado non ci sia nulla a giustificare tante vittorie. La situazione reale dell'Italia è sempre più tremenda.

La disoccupazione sale, ma chi è rimasto senza lavoro forse non va neppure più a votare, talmente è sfiduciato. Perché dovrebbe andare alle urne, visto che non ci sono più partiti che promettono di trovarti un posto. Si è rotto il meccanismo, ormai anche a sinistra hanno orecchi solo più per i banchieri.
Ma persiste uno zoccolo duro di dipendenti e imprenditori che si affida ugualmente al centro sinistra renziano convinto che comunque ha la situazione in pugno.

Ma non è esattamente così. Renzi è un esecutore, deve portare a termine le riforme di restaurazione neo-medievale. Ridurre ai minimi termini la democrazia ed il welfare. Non si capisce nemmeno chi ne gioverà veramente di questa situazione. Forse quell'1% che controlla il 90% delle risorse, il quale si ritroverà a gestire una situazione disastrosa, e comunque dovrà farlo isolandosi sempre più se ci tiene a mantenere la testa sul collo (fra un mese si commemorerà la presa della Bastiglia, un periodo storico in cui l'1% isolato a Versailles perse la testa...).

E' per questo che Renzi si è arrabbiato così tanto con il povero Sen. Mineo, il quale voleva preservare una parvenza di democrazia. Ma non è questo l'obiettivo renziano. L'obiettivo è quello di avere mezzo Parlamento non votato, dimezzando di fatto la democrazia, e mezzo Parlamento nominato dalle segreterie dei partiti, annullando l'altra metà di democrazia. Infatti nell'Italicum non si prevedono preferenze. Tolto di mezzo il Parlamento, per il governo sarà tutto più semplice. Sarà più semplice ridurre ulteriormente il welfare ai minimi termini.

Anche se non so cosa ci sia ancora da eliminare. Le pensioni di fatto sono quasi estinte. La sanità viene di anno in anno ridotta al lumicino: ora si punta ad eliminare la prevenzione. Troppi esami preventivi con risultati negativi. E' meglio evitare di fare prevenzione. E' meglio che gli italiani si ammalino a loro insaputa in modo che non spendano risorse pubbliche in inutili cure e si tolgano di mezzo il prima possibile, liberando posti di lavoro e sollevando l'Imps dall'erogazione degli assegni mensili.

Della scuola non ne parliamo. La scuola pubblica è meglio che rimanga marginalizzata e non produca troppa cultura. L'istruzione deve rimanere elitaria, come nelle antiche monarchie. Il sapere più rimane segreto meglio è (per il potere). Quindi, che prosperino le varie Bocconi per chi può, e che vadano in malore gli atenei pubblici, oltre naturalmente a tutti gli altri ordini inferiori di scuole.

Ma gli italiani probabilmente non vedono queste cose. Sono ormai troppo sfiduciati, demoralizzati e convinti dal regime che hanno vissuto per decenni al di sopra delle loro possibilità. Oppure non si informano adeguatamente, ed il potere che li controlla non ha alcun interesse a farlo. Anzi, veniamo bombardati da tv e giornali con notizie e commenti predigeriti e preconfezionati alla bisogna. Per influenzarci e dirci che abbiamo fatto troppi debiti, che siamo colpevoli e dobbiamo pagare o morire. Un sistema mediatico dove vengono ingigantite piccole vittorie governative, e sminuite le grandi disfatte.

La più grande disfatta italiana è quella economica, eppure nessuno lo dice. Nessuno dice che nell'ultimo governo Berlusconi si stava di gran lunga meglio di oggi, mentre negli ultimi tre anni si è continuamente precipitati in ogni indice economico. L'economia langue sempre più e probabilmente a fine anno il Pil potrebbe anche tornare negativo o appena appena positivo grazie ai trucchi correttivi con delinquenza e prostituzione. Il debito pubblico raggiunge ogni mese nuovi record. La disoccupazione non accenna a diminuire. Eppure gli italiani si sono assuefatti e queste disgrazie non paiono poi molto gravi, la stella di Renzi li acceca nascondendo tutto il resto.

Ma quanto potrà ancora durare questa situazione artificiale? Continuo a chiedermelo da tre anni, eppure l'eurozona resiste, l'Italia resiste, i popoli europei non sembrano ribellarsi poi troppo. Ma è ovvio che questa situazione non potrà durare all'infinito. 

Tutta l'Europa ad eccezione della Germania è sottoposta ad un notevole stress economico-sociale da tre anni. In questo periodo la Bce è sempre riuscita a metterci una pezza, a salvare l'euro, in realtà facendo più promesse che atti reali. E non è affatto vero che l'Italia ha i record negativi peggiori. Se osserviamo il debito per esempio, il nostro è di quelli più alti, ma altre nazioni ci stanno raggiungendo con velocità impressionante, malgrado i media non lo dicano. Francia e Spagna stanno tenendo un passo tale, che in termini di rapporto debito/Pil, fra pochi anni ci raggiungeranno e supereranno. 

La disoccupazione in Spagna, Grecia e Portogallo è a livelli spaventosi. Peggio che da noi. Eppure si decantano i progressi di queste nazioni. Tanto che la Spagna viene data in ripresa (con il Pil infarcito dal contributo di criminalità e prostituzione) e il suo spread è anche migliore del nostro.
Per ora i flussi finanziari della bolla ci premiano. Ma questi possono invertirsi da un momento all'altro, e quando accadrà "il re sarà nudo". Le riforme renziane saranno evidenti in tutta la loro non esistenza.

Ma non so se gli italiani saranno in grado anche così di vedere la realtà. Probabilmente il potere oligarchico e i media riusciranno ad infinocchiarli di nuovo, con un altro "salvatore della Patria", di cui si dirà: "questa è la nostra ultima occasione, dopo di lui il diluvio"... Ma il diluvio arriverà ugualmente. E più si attende a chiarire la situazione dell'euro, e più il "diluvio" sarà spaventoso.

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