martedì 17 giugno 2014

Ricomincia a nevicare...


Torna la neve sull'economia mondiale, e fra poco su quella italiana la gelata sarà tremenda.

"Proprio così: gli economisti sono le uniche persone che possono guardare qualcuno negli occhi, e suggerire che è stato il brutto tempo ad aver distrutto il commercio globale, abbattuto le vendite al dettaglio (congelando internet perché la gente aveva così freddo che nessuno faceva acquisti on line), e nonostante l'impennata nell'utilizzo dei servizi e la cattiva allocazione del capitale indotta dall' Obamacare, tutto questo ha portato la più grande economia del mondo a un crollo del 5% rispetto alle stime iniziali di crescita del 3% nel Q1 (Primo trimestre). In altre parole, una variazione di centinaia di miliardi di "crescita persa o non creata" a causa, ebbene... della neve in inverno.
Purtroppo per gli stessi economisti, ora che il Q2 non si preannuncia essere molto meglio del Q1, si ricorre ad altre giustificazioni, soprattutto climatiche: come El Nino, la siccità in California,"

(www.comedonchisciotte.org)

Ma torniamo in Italia, ed al "brutto tempo" economico che non cessa di imperversare sul sud Europa. Il nostro governo sta tentando di dare una sterzata alla cattiva stagione, cercando di scacciare le nubi con 640 euro annuali concessi ad alcune fasce lavorative. Ma nello stesso tempo si abbattono sull'Italia 54 miliardi di tempeste estive fino all'autunno, che sono l'equivalente di circa il 3% del Pil. Questa tempesta fiscale sarà probabilmente la causa della chiusura del 2014 con un Pil nuovamente in caduta. Difficile che questo possa crescere per quest'anno.

Mentre invece cresce sempre e decisamente il debito pubblico. Una crescita vertiginosa ed anche superiore a quella registrata con i governi precedenti.

"Volendo fare qualche conto spicciolo, considerando che il Pil nominale, alla fine del 2013, era di circa 1560 miliardi di euro e, tenuto conto che, per il primo trimestre del 2014, l'Istat ha certificato una flessione dello 0.1%, considerando anche il basso livello di inflazione (circa lo 0.5%), potremmo concludere che, ad essere ottimisti (ma proprio ottimisti), il PIL a fine aprile potrebbe essersi attestato a circa 1563 miliardi di euro, che si confronta con il debito salito a 2146 miliardi, con previsioni ancora in crescita. Rapportando i dati, concludiamo che a fine aprile il rapporto debito/PIL è stato di circa 137.30%, ossia quasi tre punti in più rispetto a quanto previsto dal governo per fine 2014.In termini assoluti, va segnalato che il debito pubblico, nei primi 4 mesi del 2014, è aumentato di oltre 78 miliardi di euro, che corrispondono allo stesso incremento che si è verificato in tutto il 2013.

Riprendendo un grafico che avevamo proposto in un precedente articolo, dove si evidenziavano gli errori dei vari governi nella stima della dinamica del rapporto debito/PIL, si osserva che il governo Renzi (linea rossa continua), a consuntivo, sta facendo addirittura peggio dei suoi predecessori."

(www.vincitorievinti.com)

Ed aumenteranno le tasse, malgrado gli 80 euro di Renzi. Continua insomma la stessa e solita politica di austerità in cui lo Stato non potendo fare deficit spreme al limite i suoi cittadini. Provocando altra recessione che richiederà nuove spremiture... così fino a quando il sistema andrà in tilt. Infatti così ci si gioca ogni anno la crescita tanto auspicata.

"con circa 54,5 miliardi di refurtiva, lo Stato da questa mattina farà partire una nuova ondata di prevedibile recessione.

Laffer osserva calmo e ridacchia sotto i denti, il girone infernale per quanto riguarda gli immobili si concludera a Ottobre con la Tasi per la maggior parte d’Italia (dopo essere passati per la Tari).

Io non vorrei che qualcuno si facesse qualche illusione.

Ogni euro che finirà nello Stato sarà sottratto all’economia produttiva e quello che è peggio le aspettive di sempre maggiori insaprimenti fiscali favoriranno esportazone di capitali e (molto peggio) di cuori e cervelli."

(www.rischiocalcolato.it)

Quindi le "nevicate" continueranno anche in Italia per tutto l'anno. Con possibilità di successive ondate di gelo provenienti dall'Ucraina e addirittura dal medio oriente. Difficilmente quest'anno si rivedrà il sole, salvo rare schiarite appena appena tiepide, come l'ultima di aprile nell'industria.

Renzi dovrà fare grandi sforzi per trovare nuovi motti e frasi ad effetto che siano convincenti (si farà aiutare da Crozza?). Che facciano dimenticare la recessione e i continui fallimenti economico-finanziari del nostro paese.
Non sarà facile dare la colpa al maltempo come si sta facendo in Usa.

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